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Codognotto in Siberia missione (quasi) impossibile

Una spedizione che ha avuto tutti i crismi dell’avventura

TREVISO – In un mondo globalizzato potrebbe apparire cosa strana che alcune zone del mondo siano ancora difficili se non impossibili da raggiungere. Eppure, in alcuni luoghi della Siberia, effettuare consegne e spedizioni resta ancora un’impresa. È quello che ha pensato lo staff del Gruppo Codognotto, multinazionale veneta della logistica e dei trasporti con oltre 40 unità operative in tutto il mondo, nel momento in cui gli è stato chiesto di effettuare un trasporto con due vetture da Minsk, capitale della Bielorussia, a Yuzhno-Sakhalinsk, piccola località all’estremo opposto della Russia, giusto a nord del Giappone.
[hidepost]Un viaggio da 20.000 Km (andata e ritorno) di cui 10.000 Km percorsi in piena Siberia tra strade non asfaltate e ponti pericolanti. Il motivo del viaggio? Portare al comune di Yuzhno-Sakhalinsk macchine da ufficio acquistate dalla Bielorussia.
Il viaggio è iniziato a metà agosto concludendosi con successo solo il 5 settembre. Anton Sasnouski, amministratore delegato della Società Codognotto Bielorussia, ha spiegato che “è stato necessario attendere l’estate in quanto sarebbe stato impossibile effettuare il viaggio in qualsiasi altra stagione. I veri eroi della storia sono naturalmente i due autisti, Alesin Ihar e Ihar Kazimirovich, che hanno accolto la sfida con grande entusiasmo e spirito di avventura”.
Con 161 milioni di euro di fatturato, 950 collaboratori e una flotta di 600 motrici e 1.500 rimorchi, il Gruppo Codognotto (www.codognotto.com) è uno dei principali operatori italiani nel settore del trasporto stradale, dell’intermodalità, della logistica integrata e dei servizi via mare e via aereo. Codognotto Bielorussia è stata fondata nel 2010 e da allora il Gruppo gestisce regolarmente flussi di traffico in tutti i paese dell’ex Unione Sovietica.

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Pubblicato il
14 Settembre 2016

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