Tra Livorno e Grosseto preferibile l’autostrada
GROSSETO – Se non sarà rinviato all’ultimo tuffo, l’incontro in programma a Grosseto domani, giovedì 19 con il commissario ad acta per l’autostrada Livorno-Grosseto-Civitavecchia, potrebbe porre alcuni punti fermi, finalmente, sulla progettualità. Sia per completare il tratto autostradale tra Grosseto e Civitavecchia, sia specialmente per definire se il tratto Livorno-Grosseto dovrà essere – come proposto dal piano nazionale superstradale a percorrenza gratuita oppure autostradale a pedaggio, come già è in atto con una soluzione atipica, fortemente contestata dagli utenti e tutt’altro che comprensibile tra Castiglioncello e Cecina.
[hidepost]“L’incontro a Grosseto – ha sottolineato in una conferenza stampa il presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno Riccardo Breda – è stato sollecitato anche e specialmente per chiarire al territorio con quale indicazioni andremo lunedì 23 gennaio alla conferenza dei servizi convocata su questo tema dalla Regione”.
Secondo Breda, il territorio livornese e grossetano pur avendo diverse caratteristiche preferisce la soluzione autostradale per la Grosseto-Livorno. “ Tra Livorno e Grosseto infatti – ha detto Breda – c’è una rete stradale alternativa all’eventuale autostrada che consentirebbe a chi non intende utilizzare l’arteria veloce di muoversi senza pagare pedaggi, favorendo quindi anche gli spostamenti a raggio breve che sono caratteristici delle imprese artigiane e agricole”. Una realtà che invece non è così favorevole – ha continuato Breda – per la Grosseto-Civitavecchia, dove la trasformazione in autostrada dell’Aurelia non offre soluzioni alternative facilmente praticabili.
Premesso dunque che, malgrado molti sindaci siano contrari, anche gli operatori economici e le imprese agricole del grossetano sono favorevoli all’autostrada – così come quelle del livornese – il presidente Breda ha ricordato che dagli incontri di domani e del 23 gennaio dovranno uscire anche risposte agli interrogativi di carattere economico oggi ancora sul vago. In sostanza: quanto costeranno le opere, quanto potranno o dovranno intervenire le istituzioni del territorio – Regione in primo piano – e a che livello tariffario potrà essere quantificato l’eventuale ticket a carico degli automobilisti. Per la Camera di Commercio, che tutela gli interessi delle imprese, non è un dettaglio da poco. Anche perché l’istituto sta facendo i salti mortali – sempre secondo le dichiarazioni del presidente Breda – per non aggravare le imprese di “diritti” (non sarà al momento applicato il previsto aumento del 20% su quelli camerali) e anzi per fronteggiare il disavanzo di bilancio (1,2 milioni nel preventivo) con le risorse delle riserve accantonate negli anni passati. E non è disponibile ad accettare senza resistenze nuovi prelievi sulle imprese del territorio.
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