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Rebus Livorno-Grosseto-Roma

ROMA – La palla l’hanno passata, due giorni fa, alla conferenza dei servizi tra Sat, Regione Toscana e istituzioni del territorio coordinate dal Mit: il tutto sotto l’ala (?) del commissario straordinario del governo per l’autostrada tirrenica Giorgio Fiorenza. Con una conclusione ampiamente scontata: non c’è accordo totale tra tutti sull’ennesimo tracciato proposto da Sat per la Livorno-Grosseto-Civitavecchia e ci vorranno altre riunioni, altre proposte, altre mediazioni. Quello che in sostanza aveva ottenuto che venisse alla luce il presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno Riccardo Breda giovedì scorso a Grosseto.
[hidepost]Per qualcuno, l’incontro di Grosseto e la Conferenza dei servizi di lunedì scorso sono stati in ogni caso positivi, facendo finalmente il punto anche sui contrasti. Breda si è detto addirittura ottimista. Beato lui. L’assessore regionale toscano Ceccarelli a sua volta ha espresso una moderata soddisfazione, sottolineando che il tracciato proposto da Sat “può e deve essere ancora migliorato”. Più realistico Fiorenza: si può e si deve discutere – ha detto – ma entro tre mesi da oggi ci vuole una decisione definitiva per poter avviare i lavori almeno dei lotti a sud di Grosseto fino a Capalbio.
Rimangono, tra color che sono sospesi, i livornesi e le loro dichiarate richieste di completare l’autostrada anche tra Cecina sud e Grosseto: un tratto infernale di vecchia Aurelia che condiziona il traffico pesante, condiziona lo sviluppo del porto di Piombino, crea ogni anno file estive infinite, incidenti e danni economici. Il progetto Sat non prevede un’autostrada, ma un potenziamento dell’Aurelia, l’associazione industriali tuona che serve invece l’autostrada, i sindaci in gran parte difendono l’orticello e non la vogliono. L’impressione è che si sia ancora lontani. E che la ricerca di un’unanimità di consensi sia una chimera.

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Pubblicato il
25 Gennaio 2017

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