Impegni e priorità di Carla Roncallo
LA SPEZIA – Parlare forte, chiaro e specialmente senza lasciar spazio ad equivoci, o peggio ancora a fraintendimenti: sul metodo che la presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, architetto Carla Roncallo, intende adottare nei rapporti con la collettività, non ci sono dubbi, perché appunto ha parlato nella conferenza stampa di venerdì scorso in modo chiaro e netto. Le cose da fare per i due porti di La Spezia e Marina di Carrara sono molte e tutte importanti – ha detto ancora nel suo intervento di quasi un’ora la presidente – ma l’obiettivo è chiaro: creare una vera comunità di sistema, che focalizzi il lavoro sul “core business” dell’Autorità. Da qui l’annuncio che anche sulla dozzina circa di partecipate ci saranno importanti dismissioni (citate la Discover, la Infoporto e la APLS) con progressivi disimpegni dell’Authority in un percorso già individuato. Concentrarsi sulle infrastrutture dei due porti e sui collegamenti logistici – ferrovia in primis – ma anche banchine, fondali, arredi e naturalmente sui delicati waterfront delle due città, sarà prioritario. E proprio sulle ferrovie il bando per i 38 milioni del CIPE è in corso d’opera, con 18 mesi previsti per portare a compimento i fasci dei nove nuovi binari.[hidepost]
Come affrontare la lunga serie degli impegni che con molto realismo e precisione l’architetto Carla Roncallo ha elencato? La costituzione del comitato di gestione – sperando di averlo operativo ad aprile – è naturalmente il primo indispensabile passo per procedere. La Regione – ha ricordato la presidente – si è già attivata ed ha dato l’indicazione del suo rappresentante: si aspettano adesso l’indicazione del sindaco toscano. L’obiettivo è di bruciare i tempi, ma anche con la consapevolezza che le procedure non sono facilitate dal coinvolgimento di ben due Regioni, ciascuna con le proprie valutazioni tecniche e anche politiche. Ci sarà modo, quasi certamente, di riparlarne. Dall’ultimo comitato portuale anche un esame obiettivo e concreto sulle criticità nate durante la gestione provvisoria e sul come affrontarle.
Sul piano organizzativo, la presidente ha indicato come intende impostare il suo staff: un direttore generale unico che sappia coordinare e integrare le specificità dei due porti, un segretario generale con compiti specifici di legge e di riconosciuta competenza, un collegamento costante e diretto con le istituzioni, sia locali che centrali. Tra le eccellenze dei due porti del sistema, c’è quanto basta per poter sviluppare azioni di crescita, di consolidamento e di sviluppo. Porto tra i più efficienti in Italia nel settore dei contenitori, La Spezia deve ulteriormente sviluppare il suo primato del trasporto sul ferro, ma intende potenziare anche le crociere – a Miami il porto sta lavorando bene e il 31 marzo è previsto al terminal spezzino un incontro con le più importanti compagnie – per le quali esistono spazi ed opzioni ulteriori. Per Marina di Carrara la tradizione dei carichi lapidei è solo una delle opzioni: il porto va ulteriormente aperto ad altri comparti, contando anche sull’interesse delle grandi industrie multinazionali del suo hinterland: il project cargo è tra le priorità da sviluppare.
Dal primo incontro della presidente Carla Roncallo – e dei suoi collaboratori – con la stampa nazionale, è emersa una chiara indicazione: l’operatività e la soluzione dei problemi concreti della logistica devono avere ed avranno priorità su ogni altra classe di valori, politica compresa. L’architetto è apparso per quello che la Regione – che l’ha espresso – ha indicato: una professionista capace, ben addentro alle problematiche del cluster trasportistico, decisa a collaborare con le istituzioni e con gli imprenditori privati ma senza riverenze né compromessi.
Cinzia Garofoli
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