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Settimana velica di Livorno tutto ok con la città

LIVORNO – Si è conclusa la Settimana Velica Internazionale Accademia Navale Città di Livorno, che ha impegnato otto circoli velici e la sezione vela dell’Accademia in quella che intende essere una manifestazione sempre più importante per i prossimi anni. Al termine di tutte le regate sono state impegnate le Classi Tridente per la Naval Academies Regatta, Altura, Minialtura, L’Equipe, 2.4 Mr, Martin 16, Laser Bug e dei raduni di S.U.P. e Windsurf.

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Secondo l’ufficio stampa dell’Accademia Navale, che ha svolto un eccellente lavoro anche sul web, la settimana su è chiusa con bilancio eccellente. Nelle acque labroniche hanno regatato ben 500 atleti, 150 le imbarcazioni nelle 10 classi di regata. Per la buona riuscita delle competizioni, 8 circoli velici hanno dato il loro contributo oltre ad un nutrito staff di allievi dell’Accademia Navale. L’impegno del Comune, personalmente spronato dal sindaco Nogarin – che è un appassionato velico, a sua volta protagonista in passato di eventi sportivi anche d’altura – è stato superiore a quello degli anni passati con l’ormai concluso “trofeo Accademia Navale”.

Entusiasmo tra gli organizzatori. “Siamo molto soddisfatti – ha detto il capitano di Fregata Alessandro Bausone, capo ufficio regate – abbiamo superato tutte le aspettative, conquistando il pubblico anche sui social Facebook, Instagram e Twitter. C’è stata una grande partecipazione grazie ai Circoli Velici e una forte sinergia tra Accademia Navale e Comune di Livorno. Domani saremo già al lavoro per l’edizione 2018 della Settimana Velica Internazionale puntando a triplicare i risultati”. Dalle testimonianze dei regatanti emerge la passione per la vela che accomuna gli equipaggi delle imbarcazioni partecipanti a questa edizione della SVIANCL. Tutti gli equipaggi hanno dato il massimo per migliorare le proprie posizioni nelle classifiche parziali, e proprio in questa circostanza è emersa la bravura dei regatanti che hanno regalato uno spettacolo acceso e combattuto. Fino all’ultima prova la classifica era incerta, lasciando col fiato sospeso il pubblico accorso sui campi di regata.

I vincitori finali al termine del secondo weekend di regate sono stati premiati, nel pomeriggio di lunedi 1 maggio, durante la cerimonia di chiusura nel piazzale del brigantino in Accademia Navale. Per la Classe Tridente, nell’ambito della Naval Academies Regatta, chiude al primo posto assoluto l’equipaggio della Marina Spagnola. Si è conclusa, inoltre, l’affascinante regata d’altura che ha visto emergere vincitore l’equipaggio dell’imbarcazione “Mefistofele”, che ha i suoi anni ma è sempre aggressiva; nella Minialtura ha primeggiato l’equipaggio di “Paola”; le gare dell’Equipe hanno proclamato vincitori Cucco Giacomo e Gandolfo Vincenzo per la Categoria Evolution, Corsi Gabriele e Lavagnini Gabriella per gli U-12; per le Classi 2.4 Mr e Martin 16 hanno trionfato rispettivamente Igor Macera e il team Brotini-Finocchio; infine, la competizione dei Laser Bug incorona primo classificato Sabrina Borsatti (BUGXS) e Borgonovo Marco (BugRace). Da segnalare infine le manifestazioni a corredo delle regate. Molto suggestiva la sfilata delle marine estere in centro città, apprezzatissima la fanfara dell’Accademia alla terrazza Mascagni, divertenti i raduni Honda e delle auto d’epoca del trofeo Topolino e il gazebo della Marina alla Terrazza. L’apertura dell’Accademia alle visite della cittadinanza ha ottenuto il consueto successo, grazie anche all’ospitalità “guidata” con il personale addetto a far da cicerone. Meno successo le visite al “Palinuro”, che pure ha il suo fascino ed ha visto presentarsi allo scalandrone decine di persone. La bella nave, oggi unità scuola per i sottufficiali, ha rinunciato all’uscita in mare del giovedi (troppo vento) ma in particolare si è aperta ai visitatori solo sul cassero a poppa, escludendo tutta la parte di prora e specialmente i suggestivi interni del quadrato e dell’area equipaggio. Senza peraltro che fosse predisposto un servizio di accompagnamento dei visitatori, al di fuori dei normali piantoni. Peccato, il “Palinuro” avrebbe meritato di più. (A.F.)

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Pubblicato il
6 Maggio 2017

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