“Governance” dei porti ora arrivano i correttivi
ROMA – Meglio tardi che mai. E così la Riforma portuale ha fatto un altro passo avanti, con la conferma da parte del ministro Delrio – si legga il servizio qui a fianco da Ravenna – delle ultime designazioni dei presidenti della Sicilia occidentale (Pasqualino Monti) di Gioia Tauro e Tirreno meridionale (Francesco Russo) e della Sardegna (Massimo Deiana). Un piccolo passo che presuppone però un’altra novità, non accennata dal ministro ma confermata dal senatore Marco Filippi – uno dei “padri” della Riforma stessa – di un prossimo intervento a integrazione e correzione di alcuni passaggi della legge.
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Quali i correttivi più importanti? Intanto un’accelerazione degli organi della “governance” nazionale che ancora mancano: il cosiddetto “comitato delle Autorità di sistema”, vero e proprio parlamentino romano nel quale sotto le ali del ministero MIT dovranno coordinarsi le iniziative delle quindici AsdP evitando sovrapposizioni e concorrenza nelle infrastrutture. Poi un’altra accelerazione, quella della costituzione degli “organismi di partenariato della risorsa mare” nelle singole AdsP, con compiti consultivi “sui processi decisionali” ma esclusi dalle decisioni sugli atti amministrativi (e anche su questo tema, ci sono scuole di pensiero che vorrebbero qualche correttivo). Infine, il tema scottante dei sindaci e più in generale di chi copre cariche istituzionali politiche (vedi Debora Serracchiani per la regione Friuli-Venezia Giulia) dai comitati di gestione delle singole AdsP. Esploso con il caso Nogarin di Livorno, il problema è stato malamente affrontato con un tentativo di decreto ministeriale bocciato dall’ufficio legislativo del Mit e dovrebbe rientrare – con la soluzione di escludere chi ricopre cariche politico/istituzionali come i sindaci e i presidenti di Regioni – con un correttivo tra i vari interventi correttivi. E tra questi, si parla di anche di correggere (Filippi l’ha anticipato in una recente dichiarazione) l’assurdo dei componenti dei comitati di gestione che devono essere qualificatissimi, espertissimi, con grandi responsabilità anche civili e penali da consiglio di amministrazione dei porti, ma senza alcun compenso. Un assurdo anche in relazione agli emolumenti non certi minimalisti che la riforma (e prima d’essa la legge 84/94) ha riconosciuto a presidenti e segretari generali delle Adsp….
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