La logistica come un asse portante della crescita economica del Paese
NAPOLI – I devastanti incendi che hanno messo in crisi i collegamenti stradali e ferroviari a nord di Roma non hanno impedito che il gotha della portualità e della logistica nazionale – con qualche significativa partecipazione anche internazionale – intervenisse al convegno organizzato lunedi a Napoli da A.L.I.S., sul rilancio del Mezzogiorno attraverso la logistica intermodale sostenibile. Centinaia di convenuti da ogni parte d’Italia e incontri anche fuori dalle conferenze fino a tarda ora. Un panel di interventi ad alto livello, coordinati da Bruno Vespa, che presto hanno spaziato ben oltre il solo Mezzogiorno, confermando che il momento dell’intera logistica nazionale è a una svolta epocale: e che l’Italia dei trasporti – sia terrestri che marittimi ed aerei – è consapevole dell’occasione storica, oltre ad essere decisa a non mancare l’appuntamento.
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Nel presentare le tre sessioni che si sono sviluppate a ritmo incalzante nell’intera giornata, il presidente dell’associazione A.L.I.S., Guido Grimaldi, ha confermato la crescita esponenziale del numero delle aziende associate, ormai sopra le 1200 unità. Aziende che rappresentano un totale di oltre 125.000 unita’ di forza lavoro, piu’ di 80.000 mezzi, 2700 collegamenti marittimi settimanali solo per le isole e piu’ di 120 linee di Autostrade del Mare. Una dimostrazione – ha detto Grimaldi – di quanto sia sentita l’esigenza di fare massa critica nel comparto della logistica proprio per il momento storico in corso, con la logistica che sta virando verso sistemi ad alta sostenibilità ambientale. Temi ribaditi nella prima sessione con i contributi della grande impresa del Nord Italia rappresentata da Alberto Nobis, ad di DHL Express Italia, da Massimo Zanin ad di Feed (gruppo Veronesi), di Alberto Bertone, presidente di Acqua Sant’Anna, e da quelli di Bartolomeo Giachino e Maurizio Lupi. Significativo il riconoscimento da parte di Pierre Lahutte, brand president di Iveco, dei passi fatti dalla logistica sostenibile in Italia, per alcuni aspetti più avanti di quella francese.
Nella seconda sessione, dedicata specificamente al Mezzogiorno, il presidente uscente di Confitarma e oggi vicepresidente dell’International Chamber of Shipping Emanuele Grimaldi, si è confrontato con il presidente dell’Autorità di sistema ospite Pietro Spirito (Mar Tirreno Centrale) in un quadro che – con gli interventi del vice ministro del MIT Riccardo Nencini e del governatore della Campania Vincenzo De Luca – ha confermato i passi avanti fatti dalla portualità del sud, ma anche le potenzialità ancora in fase di avvio dell’intero sistema. Significativo il successo dei collegamenti ro/ro avviati da Grimaldi proprio tra Bari e Salerno, che stanno dimostrandosi tra i più graditi e operati nell’intero range delle autostrade del mare.
La terza sessione, dedicata al “Salotto dell’A.L.I.S.”, introdotta anch’essa da Guido Grimaldi, ha sviluppato gli interventi dei principali presidenti di “sistemi” portuali a partire dal presidente di Assoporti e di Trieste Zeno D’Agostino. In sei (Corsini, Patroni Griffi, Annunziata, Prete, Di Majo, ed il commissario straordinario De Simone) hanno sottolineato come la riforma sia un potente collante – ancora da sviluppare totalmente – per una visione nazionale e non più localistica del sistema logistico. Contributi altrettanto importanti sono venuti dall’ammiraglio Piero Pellizzari per le Capitanerie di porto e da Enrico Maria Pujia, direttore generale del MIT; da quest’ultimo anche la conferma che il governo sta spingendo sull’acceleratore per completare i passaggi ancora “in fieri” della riforma e l’impegno perchè a livello nazionale portualità, cura del ferro, interventi per l’ultimo miglio, integrazione con gli interporti e con le grandi reti TEN-T siano velocizzati.
C.G.
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