Il “correttivo” alla Riforma Delrio al prossimo consiglio dei ministri
ROMA – L’appuntamento in consiglio dei ministri è per venerdì 15 settembre, praticamente lo stesso giorno di riapertura delle Camere. E non sarà un appuntamento da poco perché i ministri saranno chiamati ad esprimersi sul testo del “Correttivo Porti”, finalmente sbloccato dall’ufficio legislativo del governo dopo averci ponzato sopra per almeno un paio di mesi. L’OK dell’ufficio legislativo ha comportato alcune marginali modifiche, ma sono rimasti intatti i due temi fondamentali: il “niet” a chi ha incarichi politici (sindaci, presidenti di Regione, forse assessori o altro) nei comitati di gestione delle Autorità di sistema; e la revisione dei contributi all’Autorità di regolazione dei trasporti, che oggi incidono per circa 20 milioni praticamente solo sulle aziende dell’autotrasporto.
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Sul primo tema, facile immaginare che ci sarà battaglia politica, peraltro già annunciata in parlamento da tutte le opposizioni, a cominciare dai 5Stelle ma anche da Forza Italia (che ha un proprio sindaco nel comitato della Sardegna). Si tratta di vedere, ovviamente, come sarà articolato il testo, visto che il Pd ha anche l’imbarazzo del presidente della Regione Friuli nel comitato di Trieste.
Il secondo tema, quello dei contributi all’Autorità istituita per la regolamentazione del comparto trasporti, risponde a una lunga battaglia portata avanti da Confetra, ma anche da altre associazioni, per alleggerire l’onere dell’Autorità stessa su un settore, l’autotrasporto, che certo non cola oro. Si parla di allargare la contribuzione anche a settori ad oggi esclusi come le ferrovie e forse certe derivazioni del terminalismo. Tutto da vedere, sperando che arrivino chiarimenti e non ulteriori incertezze interpretative.
(A.F.)
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