Paduletta: gara e aspiranti
LIVORNO – Se ne parla poco, almeno in chiave ufficiale. Eppure la nascita nella SPIL della costola operativa “Strategic Contract Logistic” e la relativa gara per l’80% delle quote, è da giorni uno dei temi delle manovre da parte degli schieramenti terminalistici del porto. Elemento di fondo del tema: alla società in vendita è conferita l’area portuale della Paduletta, strategica per quel settore di sponda est della Darsena Toscana sul quale da anni si sono appuntati gli interessi dei grandi (e piccoli) gruppi. E sul quale sono nati e sono finiti nel freezer progetti anche assai dubbi come quello dell’olio di palma indonesiano: ma anche concrete richieste come la competizione in atto per i rinfusi del TCO.
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Paduletta poi è il gioiello della CILP, che ci ha recentemente investito risorse importanti per rifare i grandi magazzini e modernizzare l’area, oggi utilizzata (vedi la foto) anche per i traffici delle auto nuove. L’area è locata alla CILP con contratto fino alla fine del 2028; ma sia l’ammontare del canone di locazione, sia la possibilità di diventare contitolari della proprietà con investimenti valutati non eccessivi, ha spinto la Compagnia-Impresa dei portuali (di cui sono soci importanti anche i gruppi Neri e Negri) a dichiarare il proprio interesse al Comune, chiedendo tuttavia una serie di chiarimenti.
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“Esaminati i disciplinari della gara e la documentazione del bando – dice una nota della CILP al Comune firmata dall’amministratore delegato ingegner Aldo Luciano Padova – si è rilevato che ci sono svariati richiami a documenti, iniziative del Comune, piani industriali e relazioni anche al tribunale; per cui CILP ha un qualificato interesse a conoscere tali documenti”. Da qui una richiesta urgente – il bando pone come limite per dichiarare l’interesse al 19 settembre prossimo – di conoscere questi passaggi istituzionali.
Si richiedono in particolare: il piano industriale SPIL 2017-2022; il progetto Terminal Strategic Contract Logistic illustrato nel gennaio 2016 all’assemblea SPIL; la delibera sulle linee guida di crescita della società; il provvedimento del tribunale del 19 luglio 2017 che ha revocato l’ammissione di SPIL alla proposta di concordato con riserva; il nuovo piano industriale SPIL predisposto con l’advisor finanziario KPMG e presentato al tribunale; l’ulteriore piano industriale citato dal preliminare di gara.
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I tempi per le risposte sono strettissimi, in pratica poco più di una settimana. Il che lascia presumere che, anche nell’ipotesi di una inconsueta celerità di risposte, ci siano davvero margini minimi per elaborare stretegie e specialmente inquadrare offerte. E’ anche logico pensare che alla “Strategic Contract Logistic” siano interessati altri terminalisti oltre alla CILP, forse addirittura soci della stessa, o titolari di concessioni di terminal vicini. Sarà dunque “la madre di tutte le gare” (o almeno la madrina…) per il porto del prossimo futuro?
A.F.
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