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Il “popolo delle barchette” va al Tar contro l’AdSP

LIVORNO – Pagare una tassa è sempre spiacevole, perché ne dicesse un ex ministro. Quando poi si è convinti che non sia dovuta, è ancora peggio. Per il circuito dei Fossi e i porticcioli livornesi compresi nell’area di competenza dell’Autorità portuale di sistema, siamo a una vertenza vecchia, anzi antica. Ma non c’è stato niente da fare, l’Autorità Portuale continua a insistere per ottenere il pagamento del “servizio” di pulizia dei Fossi dai circoli delle barchette. Un “servizio” che i circoli contestano – secondo loro non viene svolto – e sul quale è pendente un ricorso al Tar della Toscana.

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Se n’è parlato tre giorni prima di Natale in un’assemblea straordinaria indetta dal Consorzio dei circoli, per fare il punto con i legali. Affiancata dall’avvocato Alessandro Personi che assiste già da tempo lo stesso Consorzio in parallele battaglie burocratiche, l’avvocato Federica Maria Bucci che già tre anni orsono aveva ricevuto mandato per l’impugnazione del menzionato Regolamento, è intervenuta al tavolo dei relatori al fianco del presidente Piero Mantellassi, del vice Andrea Lami, dei consiglieri Silverio Badalassi e Claudio Baronetto. L’informativa ha riguardato sia i temi procedurali, sia la novità relativa all’udienza. Dopo lunga battaglia infatti il Tar ha fissato l’udienza per il prossimo 7 febbraio.

Vi si discuterà anche della recente missiva dell’Autorità portuale datata 21 novembre 2017 che indica il nuovo iter istruttorio che sarà seguito da palazzo Rosciano. Vi si ammoniscono i circoli dell’impossibilità di rinnovare le concessioni nel caso di mancato pagamento degli arretrati del sopra citato servizio di pulizia. Somme da considerarsi relative quindi a meri oneri accessori e non certamente equiparabili al corrispettivo dovuto per i canoni, a cui invece la normativa tutt’oggi vigente fa esclusivo riferimento. Contestati anche i cambi “in corsa” della motivazione delle richieste onerose. “Nel caso del rinnovo delle concessioni demaniali indipendentemente che abbiano pagato o no il servizio di pulizia, consigliamo ai circoli di provvedere entro la scadenza del 31 dicembre – ha concluso Mantellassi – Entro i termini previsti, presenteremo tutte le documentazioni richieste. Comprese quelle relative alla novità richiestaci dall’Autorità Portuale che vuole lo spacchettamento delle fidejussioni, non più presentabili in maniera congiunta, al contrario di quanto invece sino ad oggi. E quando il Tar avrà deciso valuteremo il da farsi: l’importante è che il nostro schieramento sia compatto”. In caso di sconfitta, il consorzio ricorrerà al consiglio di Stato. Controreplica dell’AdSP: anche noi siamo pronti a ricorrere al Consiglio di Stato se il Tar ci darà torto. E’ una guerra di principio ormai, ma che in un caso o nell’altro sta creando tensioni. Ne vale davvero la pena?

(A.F.)

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Pubblicato il
3 Gennaio 2018

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