Connettere le navi e i porti uno studio delle Capitanerie
ROMA – Nella sede del comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera in viale dell’Arte 16 a Roma, si è svolto ieri il workshop “Connettere le navi ai porti: semplificazione e digitalizzazione”, organizzato dal comando stesso e dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli.
Il workshop, presieduto dal comandante generale ammiraglio ispettore Capo Vincenzo Melone, si è articolato in due sessioni, con la partecipazione delle principali associazioni di categoria oltre che dei rappresentanti del Comando Generale e dell’Agenzia delle Dogane. È stato fatto il punto sullo stato di attuazione dei sistemi nazionali che concorrono a realizzare la “National Single Window Environment” e lo scenario europeo attuale e futuro nel campo della connessione tra sistemi nazionali. Al workshop è intervenuto inoltre il capo Unità D1 – Trasporti Marittimi e Logistica – della DG MOVE, dottor Sandro Santamato.
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È stato ribadito più volte anche nel recente passato, sia in chiave politica nazionale che europea, quanto sia indispensabile semplificare e connettere i sistemi che sovrintendono alla navigazione mercantile in chiave internazionale. La digitalizzazione – è stato detto ieri – è uno stato di fatto in buona parte delle attività marittime che riguardano gli aspetti commerciali, della security e della safety. Ma rimangono nicchie in cui i sistemi dei vari paesi non colloquiano tra loro e a volte nemmeno all’interno dei singoli paesi. Ci sono poi progetti annosi, come il sistema europeo “Galileo” per il Gps avanzato, che sono rimasti al palo o quasi proprio per le difficoltà connesse al pieno sviluppo della “Single Window”. Dogane e Capitanerie di porto stanno lavorando insieme, come si evince dallo stesso network: e se ne riparlerà presto anche in relazione ai decreti attuativi che ancora devono completare la riforma dei porti.
(A.F.)
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