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Livorno story tra ricorsi e crisi portuali

Filippo Nogarin

LIVORNO – Forse non c’entra niente: ma il dopo elezioni ha visto maturare parecchie novità che riguardano l’Autorità di sistema portuale di Livorno e Piombino. La prima è nazionale: come scritto in questa stessa pagina, il sindaco Nogarin è entrato nell’organo nazionale di controllo delle Autorità portuali. Lasciamo ad altri il commento: da parte sua il sindaco ha già reso noto che la vicenda della sua presenza nel comitato di gestione dell’AdSP è tutt’altro che chiusa.

Altra novità, peraltro largamente scontata: la demolizione delle navi militari farcite di amianto non si terrà a Piombino, come era stato scritto negli accordi di programma. La decisione è di comune accordo tra Ministero della Difesa e PIM (Piombino Industrie Marittime) che con i costi stabiliti dal ministero ci avrebbero rimesso l’osso del collo. Si apre un altro capitolo per PIM e per Piombino.

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Andiamo avanti: la società LTT di Barbera e Palumbo ha presentato ricorso al TAR della Toscana contro la concessione della radice della sponda Est della Darsena Toscana al TCO di Alberti. Motivazione del ricorso: non sarebbero stati forniti all’inizio della comparazione i criteri di legge sui dettagli usati dalla commissione dell’AdSP per la comparazione stessa. Il ricorso non ha chiesto la sospensiva, quindi per ora si va avanti. Ma è un’altra zeppa in una zona che è già piena di tensioni, comprese quelle interne che si dice stiano interessando di questi tempi la Seatrag.

Last but not least, come dicono gli inglesi, c’è il dibattito tutto interno tra Clp e Cilp, sul quale è stato posto da entrambe le parti il silenziatore: ma che ha visto anche di recente assemblee dei portuali tutt’altro che serene. Stiamo lavorando per vendere il Faldo, dicono i dirigenti dei portuali, e la trattativa con un fondo internazionale d’investimenti sarebbe in corso. Ma la conclusione ancora non c’è. E si va avanti navigando a vista, nella comune volontà di non creare sconquassi ma con i problemi tutt’altro che risolti.

Antonio Fulvi

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Pubblicato il
14 Marzo 2018

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