“Med Ports” 6a edizione di speranza tra sviluppo (e tintinnar di sciabole)
LIVORNO – Una visita di quasi un centinaio di specialisti italiani e stranieri ai punti “caldi” del porto: così ieri l’anteprima della sesta edizione di Med Ports, l’evento internazionale che tra oggi e domani all’Hotel Palazzo si articolerà in sette sessioni tematiche su problemi, prospettive ed opportunità per la logistica portuale nel Mediterraneo. Organizzata da Transport Events Management, si presenta come la più grande esibizione e conferenza del Mediterraneo per i porti containers e i terminal. Molto specialistica, e lo si vede anche dalla esposizioni, poco più d’una ventina di stand nelle sale dell’albergo.
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Stamani mercoledì 18, già dalle 9 si comincia con i saluti istituzionali. Apre Rory James Doyle, direttore del Transport Events Management e a seguire saluteranno Stefano Corsini, presidente dell’AdSP del Tirreno settentrionale, il sindaco di Livorno Filippo Nogarin e il presidente di Assoporti Zeno D’Agostino.
Nell’ambito della manifestazione, in veste di Sponsor del convegno, la direzione del Terminal Darsena Toscana Srl ha organizzato una conferenza stampa presso la Sala Mascagni dell’albergo oggi mercoledì dalle ore 12.
Nell’incontro verranno illustrati i programmi futuri dell’azienda alla luce dell’ingresso ufficiale di TDT insieme a Sech–Genova, nel Gruppo GIP (Gruppo Investimenti Portuali) con un nuovo Brand Immage.
Seguiranno a ruota le sette sessioni, che almeno dal titolo si presentano molto specialistiche e molto internazionali. Le abbiamo già presentate nel numero scorso, ma val la pena ripetere velocemente i titoli. Eccoli.
L’impatto e il ruolo del Mediterraneo nell’economia globale. Strategie di investimento per sviluppo infrastrutturale per migliorare la competitività dei porti, parte 1a e 2a. L’efficienza nella movimentazione del cargo sulla catena regionale dei ricambi. L’approccio sostenibile alla tecnologia per i porti e l’industria dello shippinhg. Lo stesso approccio nel miglioramento dei porti e delle operazioni logistiche. Prospettive nella direzione dei porti e dei terminal: cosa imparare dagli esempi.
L’elenco dei partecipanti è significativo e qualificante. Ci sono gran parte dei porti del Mediterraneo ma anche delle organizzazioni logistiche e delle imprese che operano per i porti dalla Svezia alla Germania, dal Marocco alla Slovenia, dalla Tunisia e alla Grecia. Una piccola annotazione, che non sembri maligna: per la portualità italiana manca – se non abbiamo visto male – la partecipazione di scali come Genova, Napoli, l’intera Sicilia. E come verrà vista la grave congiuntura del Mediterraneo orientale, con la recente pioggia di missili sulla Siria e il tintinnar di sciabole in quella parte del mare?
L’alto consesso internazionale nell’ambito del quale la sesta edizione di Med Ports si preannuncia dovrebbe darci risposte, per quanto possibile, anche su questi temi, che per il Mediterraneo e i suoi traffici cargo non sono secondari. Da qui l’interesse ancora più alto per questa edizione. Davvero, buon lavoro.
A. F.
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