Suoni nel mare
LIVORNO – Sabato scorso in Fortezza Vecchia si è svolto il secondo appuntamento del Festival “Suoni nel mare”: un Festival patrocinato dall’Autorità di sistema portuale e che nasce con l’idea di fare del porto uno spazio aperto all’incontro delle musiche e delle culture del Mediterraneo; con nel bel monumento labronico la sua location ideale per la tradizione di apertura e multietnicità della città toscana. L’ingresso gratuito ha favorito un grande afflusso di giovani.
Dopo il grande successo riscosso sabato scorso da Enzo Avitabile, è stata la volta della Banda Ikona di Stefano Saletti (che del Festival è anche direttore artistico).
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Un concerto che diventa un cammino tra le strade del Mediterraneo. Questo è quello che hanno presentato Stefano Saletti e la Banda Ikona. Saletti in questi anni ha viaggiato con la sua musica da Lampedusa a Istanbul, da Tangeri a Lisbona a Jaffa, Sarajevo e Ventotene e in questi luoghi ha registrato suoni, rumori, radio, voci, spazi sonori. Partendo da tutto questo materiale ha composto un affresco sonoro che racconta il difficile dialogo tra la sponda nord e sud, i drammi dei migranti, la ricchezza, le speranze, il dolore che attraversano le strade del Mediterraneo.
In questo racconto in musica ha utilizzato il Sabir, la lingua del mare, dei porti, dei pescatori e dei marinai del Mediterraneo, la lingua del possibile dialogo, che unisce italiano, francese, spagnolo e arabo in un unico flusso sonoro.
Il risultato è un affascinante folk world-mediterraneo, meticciato, una miscela ricca di ritmi e melodie, suggestioni e colori.
Nel concerto che il gruppo propone, vengono anche eseguite le musiche originali composte da Saletti per la mostra multimediale “Caravaggio Experience”, che grande successo ha riscosso in Italia e all’estero.
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