Visita il sito web
Tempo per la lettura: 1 minuto

Caso Livorno: avanti adagio tra Tar e Procura

LIVORNO – Forse parlare del porto labronico che si è convertito al “modello Piombino” è un pò una forzatura. Eppure è quanto hanno scritto nei giorni scorsi le cronache, dopo la decisione, assunta in un vertice a palazzo Rosciano, di affrontare la mina vagante delle concessioni provvisorie degli accosti pubblici a riunione pressoché settimanale con tutte le componenti del cluster portuale. Un sistema in vigore a Piombino da anni, che a quanto pare funziona ed ha evitato tutti i guai del “caso Livorno”. Compresa la spada di Damocle della procura della Repubblica appesa ormai da troppo tempo su palazzo Rosciano e su tutta l’operatività dello scalo.

[hidepost]

L’utilizzo delle banchine pubbliche per le operazioni di sbarco e imbarco è stata nel frattempo oggetto di una nuova ordinanza dell’AdSP che ne ha delimitato alcuni aspetti in precedenza considerati troppo vaghi. Uno dei punti focali è che la richiesta di accosto non può più essere “spot”, ma va programmata e con parecchie clausole. Non aiuta, ovviamente, traffici come quelli di Grimaldi che a volte non trovano all’ultimo minuto l’accosto sul terminal Sintermar. Ma già Grimaldi è ricorso al Tar contro il mancato rinnovo della concessione provvisoria in Darsena Toscana; ed in attesa del dibattito sul merito fissato per la prossima settimana, il Tar ha concesso la sospensiva.  Insomma, il “caso Livorno” continua ad essere un caso, malgrado il modello Piombino. Per dirla come a bordo, avanti adagio, quasi indietro.

Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
13 Febbraio 2019

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio