Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Scambio termico in mare per riscaldamento e condizionatori

MESTRE – Il mare fonte di riscaldamento e condizionamento per gli edifici in porti, marine e centri urbani costieri. Unioncamere del Veneto, congiuntamente a Regione del Veneto e con la collaborazione della Città Metropolitana di Venezia, nell’ambito dei progetti Interreg PELAGOS e GRASPINNO del programma MED ha organizzato il seminario “Scambio termico in mare per sistemi di riscaldamento e condizionamento dei porti, marine e centri urbani costieri” che si è svolto ieri presso l’Auditorium del Centro Servizi 1 della Città Metropolitana di Venezia in Via Forte Marghera 191, Mestre (Venezia). L’evento gode del patrocinio dell’Università di Padova – Dipartimento di Ingegneria Civile Edile ed Ambientale (ICEA).[hidepost]
Il seminario era finalizzato ad approfondire le prospettive dell’utilizzo del mare quale bacino di scambio termico per sistemi a pompa di calore, funzionali al condizionamento di capannoni, edifici ed altri ambienti di porti, marine e centri urbani costieri, oltre ad affrontare il tema dell’integrazione delle fonti rinnovabili di energia.
Il seminario si è rivolto in particolare a direzioni/uffici di Urbanistica, Lavori Pubblici ed Energia di Comuni e Regioni dell’Alto Adriatico, Autorità portuali, gestori di infrastrutture e servizi portuali, gestori di marine, Esco e società di progettazione, aziende impiantistiche e dell’edilizia e loro associazioni, professionisti e loro ordini/associazioni.
Hanno partecipato ai lavori: Massimo Gattolin – Città Metropolitana di Venezia; Giuliano Vendrame – Regione del Veneto.
Presentazione del progetto Pelagos e Graspinno: Filippo Mazzariol – Unioncamere Veneto; Francesca Zuliani – Regione del Veneto.
Progetto Seadrion: Fostering diffusion of Heating & Cooling technologies using seawater pump in the Adriatic Ionian Region (Roberto Iodice – Cortea S.c.r.l).
Geotermia a bassa entalpia: indirizzi per l’applicazione delle pompe di calore ad acqua di mare nell’area portuale di Genova (assessorato all’Ambiente del Comune di Genova).
Vantaggi e problematiche nella realizzazione di sistemi a PDC con scambio in mare per aree portuali e/o marine (Antonio Galgaro – dipartimento di Geoscienze Università di Padova).
L’integrazione con altri fonti di energia rinnovabile: sole, vento, onde e correnti (Donato Vincenzi – Università di Ferrara, Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra e
Luca Martinelli – ICEA Università di Padova).
Progetti ed impianti termo frigoriferi con scambio termico con acqua di mare: realizzazioni e potenzialità di sviluppo (Antonio Masoli – delegato Regionale AICARR).

[/hidepost]

Pubblicato il
23 Marzo 2019

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio