Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Dragaggi, progetto Sedriport

Nella foto (da sx): Pagano (AdSP), Caruso (Provincia), Roose (Ceda) e Ferla (Ispra).

LIVORNO – Il tema è stato la valutazione degli effetti fisici conseguenti alla movimentazione dei sedimenti in aree marine costiere, con relativi strumenti e metodologie di approccio. In Fortezza Vecchia, messa a disposizione dall’Autoritrà di sistema portuale del Tirreno settentrionale, sono convenuti per uno degli Interreg Italia – Francia oltre un centinaio tra esperti, rappresentanti di istituzioni, tecnici e specialisti. Tante relazioni, tutte estremamente tecniche e infine una tavola rotonda che ha concluso la giornata per la ricerca di “un metodo generale per trovare soluzioni specifiche” nel rispetto dell’ambiente ma anche dei valori economici.

Il convegno è stato aperto dai saluti istituzionali del dottor Pagano per l’Autorità portuale di Livorno, dall’assessore provinciale Caruso e dal dottor Roose dell’istituto CEDA, che opera come collettore di dati nell’Interreg. Ha fatto da moderatore M. Ferla dell’Ispra. È stato ricordato che capofila di Sedriport è la regione Sardegna in partenariato con il dipartimento fancese del Var, le università di Cagliari e di Tolone, la provincia di Livorno, Arpal Liguria, Ispra e office des transports della Corsica. Il progetto è finanziato per quasi 2 milioni di euro di cui 1,5 dal fondo europeo di sviluppo regionale.

[hidepost]

Tecnicismi a parte, il dibattito si è sviluppato sulla ricerca di linee guida da adottare congiuntamente negli spazi transfrontalieri sulla tematica dei dragaggi per il ripristino dei fondali, sia costieri che portuali, e della gestione dei sedimenti. È stato sostenuto anche che i cambiamenti climatici stanno avendo un ruolo importante nel favorire gli insabbiamenti dei porti e nel velocizzare le dinamiche di insabbiamenti, aumentando sia i rischi per l’ambiente sia quelli per le attività economiche legate al trasporto marittimo.

[/hidepost]

Pubblicato il
13 Aprile 2019

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora