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Ecco “blocca plastica” alla foce dei fiumi

Nella foto: Sistema recupero rifiuti galleggianti della “Castalia Operations s.r.l.” installato sul fiume Po.

AGRIGENTO – Parte dalla Sicilia un’operazione, innovativa almeno per l’Italia, per bloccare la plastica galleggiante che i fiumi riversano in mare, dopo una sperimentazione positiva sul Po. Nell’ambito della campagna #RisparmiamoPlasticaAlMare di Marevivo Onlus, oggi sabato 25 maggio alle 10.30 alla sala dei sindaci di Ribera in provincia di Agrigento, si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto “Halykòs” – Prevenzione Ambientale e Valorizzazione della Foce del Fiume Platani, promosso dall’associazione ambientalista Marevivo Onlus – Delegazione provinciale di Agrigento e realizzato con il sostegno della Fondazione CON IL SUD – Bando Ambiente 2018.

L’intervento prevede l’installazione di una “barriera anti-marine litter”, in prossimità della foce, che sarà impiantata dalla società Castalia Operations S.r.l. per intercettare i rifiuti presenti nelle acque fluviali e procedere al loro recupero.

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I fiumi rappresentano le grandi arterie del pianeta che in passato rendevano possibile la vita e oggi invece si sono trasformati in nastri trasportatori di rifiuti di ogni genere che raccolgono nel loro tragitto e che inesorabilmente riversano in mare. La plastica in superficie rappresenta solo il 15%, il resto è disperso nei fondali ed è più difficile da recuperare. Per mitigare l’inquinamento la prima azione concreta è quella di posizionare sistemi di raccolta dei rifiuti alla foce di tutti i corsi d’acqua ed è per questo che Marevivo ha lanciato la campagna #RisparmiamoPlasticaAlMare. L’80% della plastica che inquina i nostri mari, infatti, arriva dall’entroterra, trasportata dai fiumi.

«La barriera antiplastica che sarà installata – dichiara Lorenzo Barone direttore tecnico della Castalia Operations s.r.l. – permetterà di raccogliere tutto quello che viene intrappolato al suo interno, cioè tutta la plastica galleggiante, impedendo che la stessa raggiunga il mare. La plastica recuperata potrà quindi essere gestita come rifiuto, riciclata o smaltita. Fermare la plastica prima che giunga in mare è estremamente importante, perché in mare risulta quasi impossibile recuperarla, ed ancora perché quando penetra nell’acqua salata col tempo si degrada e si trasforma in infinitesimali frammenti di microplastiche che vengono ingerite dai pesci, inserendosi così nella catena alimentare».

La barriera antiplastica della Castalia è già stata sperimentato a Ferrara, lungo il fiume Po con l’obiettivo di capire la funzionalità della metodologia e la sua capacità di prevenire l’inquinamento marino, agendo a monte del problema.

«La Riqualificazione, valorizzazione della RNO e promozione del territorio interessato, è un ulteriore obiettivo del progetto, oltre alla riduzione e alla prevenzione dell’inquinamento, una strategia di marketing territoriale che sarà messa in atto e dalla quale ci si attende un concreto sviluppo socio-economico locale – afferma Fabio Galluzzo delegato regionale di Marevivo Onlus.

Dai primi di giugno partirà la selezione di dieci giovani che saranno formati per sostenere Marevivo nella realizzazione di nuovi servizi da proporre all’interno della Riserva e nel corso della conferenza stampa sarà lanciato il bando e le modalità di partecipazione al corso di formazione (consultabili sul sito www.siciliamarevivo.it) che sarà curato da esperti conoscitori dell’area protetta, biologi, geologi e da operatori esperti di turismo ecosostenibile.

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Pubblicato il
25 Maggio 2019

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