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Marittimi, più welfare

Giuseppe Tarzia

LIVORNO – “Sicurezza, sviluppo, solidarietà: quale futuro per il welfare della gente di mare?” Su questo tema, che parte dalla volontà di incrementare le azioni – e specialmente il loro supporto finanziario – a sostegno dei marittimi meno tutelati, si è svolto ieri in Fortezza Vecchia un importante summit, organizzato e presieduto da contrammiraglio (Cp) Giuseppe Tarzia, direttore marittimo della Toscana e presidente del comitato livornese del welfare dei marittimi. Era prevista anche la presenza del comandante generale delle Capitanerie, ammiraglio ispettore capo (Cp) Giovanni Pettorino, che è stato trattenuto a Roma ma ha inviato un videomessaggio registrato, ricordando l’impegno dell’intero corpo a sostegno della tutela dei marittimi, specie di quelli che operano con bandiere ombra non sempre garantiti nei casi di abbandono da parte degli armatori.

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Il convegno di Livorno è stato sponsorizzato dall’Autorità di sistema locale, dall’Asamar e dal gruppo Neri: con la presenza rispettivamente del commissario ammiraglio Pietro Verna, del presidente Enrico Bonistalli e di Piero e Corrado Neri dell’omonimo gruppo. Tra le autorità locali anche il prefetto Gianfranco Tomao, l’ammiraglio Pierpaolo Ribuffo comandante dell’Accademia Navale, l’assessore al porto del Comune dottoressa Barbara Bonciani a nome del sindaco Salvetti, e numerosi ufficiali della finanza, polizia, carabinieri e vigili del fuoco. Per il mondo marittimo nazionale, erano presenti il presidente di Assoporti Daniele Rossi, il presidente di Federagenti Enzo Duci e per il comitato esecutivo IFT di Londra Remo Di Fiore.

Nella sua relazione di apertura, l’ammiraglio Tarzia ha sottolineato i temi giuridici, umani e assistenziali che inquadrano l’azione della “Stella Maris”, associazione di puro volontariato creata dal compianto ammiraglio Pollastrini ed oggi operativa in tutti i principali porti italiani. A Livorno – ha ricordato Tarzia – la “Stella Maris” ha il supporto di alcuni dei settori imprenditoriali del porto, ma c’è la necessità di coinvolgere maggiormente istituzioni e operatori. Stessi temi sono stati trattati dalla dottoressa Marisa Metrangolo, vicepresidente nazionale della “Stella Maris”. Sia Duci che Rossi hanno ribadito l’impegno delle rispettive federazioni a supporto di un settore che deve vedere, come aveva sottolineato anche il commissario dell’AdSP Verna, “la centralità della persona umana” in un quadro normativo internazionale che lascia troppe scappatoie a chi non vuole o non può tutelare i marittimi.

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Pubblicato il
22 Giugno 2019

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