Brennero, nei TIR in coda rischio tensioni tra autisti
ROMA – Brennero: con i controlli dell’Austria – con il fermo dei mezzi lungo i confini italiani e tedeschi (analogo provvedimento è stato preso anche sul confine Nord austriaco) – si rischia un aumento vertiginoso della tensione tra gli autotrasportatori.
A dirlo è Conftrasporto-Confcommercio, che sottolinea anche un aumento dell’inquinamento atmosferico nei paesi a ridosso del valico, che contraddice gli obiettivi di salvaguardia ambientale tanto cari all’Austria stessa, alla base delle già forti limitazioni al transito dei TIR imposte da Vienna negli ultimi anni.
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La Confederazione delle imprese del trasporto e della logistica che fa capo a Confcommercio ha inviato una lettera al Governo chiedendo di intervenire con forza.
“Il rischio concreto, abbiamo il dovere di evidenziarlo a maggior ragione in un momento così complicato, è di avere manifestazioni spontanee incontrollabili di protesta degli autotrasportatori, cosa che in questo momento sarebbe insostenibile per tutti noi compresi”, avverte il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè, che è anche alla guida della Federazione degli Autotrasportatori Italiani (Fai).
“Pertanto – riporta la lettera di Conftrasporto al Governo – Vi preghiamo di intervenire con forza nei confronti del Governo austriaco per tutelare gli interessi dell’Italia e soprattutto per cercare di rasserenare il clima già estremamente teso, individuando procedure più di controllo più snelle e potenziando i meccanismi attuali di controllo anche attraverso il coinvolgimento diretto del personale italiano.
“Ben vengano i controlli – premette Uggè – ma non vorremmo che l’Austria approfitti della situazione, il che sarebbe a dir poco disdicevole considerato il clima di emergenza, per applicare quello che ha cercato di fare negli ultimi anni: il blocco del trasporto stradale”.
“Inutile ricordare come per il nostro sistema produttivo sia indispensabile poter continuare, se si vuole ancor di più ora, a trasportare le nostre merci verso la Germania e il Centro-Nord Europa, primo territorio per l’export italiano”, conclude il vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio.
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