Sistema Confindustria toscano: le proposte al governatore Rossi
FIRENZE – Il sistema industriale della Toscana sta rispondendo con energia e grande senso di responsabilità – sottolinea una nota degli uffici di Confindustria Firenze, Livorno-Massa Carrara, Toscana Nord, Toscana Sud e Unione Industriale Pisa – di fronte a difficoltà che non hanno uguali nella nostra storia recente, con una grande attenzione sia alla sicurezza e alla salute di tutti i lavoratori, sia alla salvaguardia di tutte le filiere produttive, con un impegno particolare verso quelle imprese di piccola e piccolissima dimensione che rischiano di scontare maggiormente gli effetti della crisi.
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La Toscana – ancora più dell’Italia – è forte di un tessuto di attività economiche, anche di ridotte dimensioni, che rischiamo di disperdere con costi sociali altissimi; imprese che sono parte di una catena del valore insostituibile e necessaria, di cui le stesse grandi aziende hanno bisogno per il buon funzionamento dell’intero sistema economico.
Confindustria vuole essere parte attiva – a tutti i livelli istituzionali – nell’individuazione di quelle scelte che garantiscano a imprese e famiglie l’indispensabile sostegno per fronteggiare concretamente la situazione e per evitare, soprattutto, che nel giro di poche settimane un’intera fascia di aziende e di migliaia di posti di lavoro venga irrimediabilmente perduta.
Al governatore Rossi – continua la nota – chiediamo un impegno nell’individuare insieme alle imprese, accanto alle misure che il Governo sta per adottare, tutte le forme di sostegno immediatamente “esigibili”.
Il sistema produttivo della nostra regione non si può fermare, perché fermare l’industria vorrebbe dire fermare la Toscana; lo diciamo non solo per l’interesse diretto delle imprese, ma per quello più generale della Nazione.
Confindustria sta accompagnando e sostenendo il sistema imprenditoriale toscano di ogni dimensione che sta mostrando una responsabilità e una capacità di tenuta senza precedenti, anche assistendo le aziende nella difficile sfida di conciliare la rafforzata esigenza di salute dei lavoratori con la continuazione dell’operatività aziendale.
Chiediamo a tutti – conclude il documento – di condividere questi sforzi, senza cedere all’emotività; con una grande attenzione alla concretezza e con tempi di risposta adeguati all’eccezionalità della situazione che stiamo vivendo.
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