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Fincantieri, la crisi non morde

ROMA – L’esercizio 2020, anno della crisi più acuta per la pendemia, per Fincantieri ha comunque significato una buona tenuta malgrado abbia impattato con una perdita di produzione del 20% rispetto a quanto programmato. Il quarto trimestre ha però confermato il recupero produttivo del Gruppo che nel 2021 riprenderà il percorso di crescita con il miglioramento della marginalità e il ritorno all’utile. Approvato il consuntivo 2020 dall’assemblea degli azionisti che hanno anche avuto conferma dei due ordini per altrettanti sottomarini idi ultima generazione per la Marina Militare italiana.

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L’andamento operativo registra il rispetto delle consegne programmate delle unità cruise, sia pure con lo slittamento dei programmi produttivi: 7 unità cruise consegnate di cui 4 nel secondo semestre, in piena pandemia, inclusa la centesima nave da crociera costruita da Fincantieri, Enchanted Princess, per Princess Cruises, brand del gruppo Carnival. Gli altri risultati: nessuna cancellazione degli ordini e proseguimento del programma produttivo rimodulato a seguito del fermo delle attività nei cantieri italiani avvenuto nel primo semestre del 2020.

Q4 2020: confermata la performance operativa con ricavi, pari ad euro 1.657 milioni (escluse le attività passanti), ed EBITDA, pari a euro 114 milioni (+42% e +40% rispetto ai già positivi risultati del Q3).

Solida posizione patrimoniale: liquidità e linee di credito disponibili per euro 2,3 miliardi, sufficienti per fronteggiare le necessità finanziarie del Gruppo.

Carico di lavoro complessivo: 116 navi, con consegne fino al 2029, ed euro 35,7 miliardi, pari a 6,1 volte i ricavi, di cui soft backlog per circa euro 7,9 miliardi.

Ordini acquisiti pari a euro 4,5 miliardi per 18 unità di cui 5 militari e 2 per operazioni in campi eolici marini.

Consegnate 19 unità da 11 cantieri, di cui 7 cruise, incluse 2 expedition cruise, e 4 militari.

Creati in Italia oltre 500 posti di lavoro direttamente e 2.500 nell’indotto con l’incremento degli organici.

Investimenti effettuati per euro 309 milioni: proseguono i lavori di efficientamento operativo nei cantieri italiani e nei cantieri esteri (Norvegia, Romania e Stati Uniti).

Andamento economico-finanziario.

Ricavi, pari a euro 5.191 milioni, escluse le attività passanti, -11% rispetto ai ricavi 2019 (euro 5.849 milioni). I ricavi scontano gli effetti Covid-19 con perdita di 3,2 milioni di ore di produzione (-20% rispetto alle previste) nei siti italiani del Gruppo e differimento del valore della produzione di euro 1.055 milioni.

Programmi dei principali operatori crocieristici: ripresa attività prevista per la tarda primavera 2021 e livelli di prenotazioni pari a quelli storici per la seconda metà del 2021.

È stata comprovata l’efficacia delle misure adottate a la salvaguardia della salute e sicurezza delle persone: mantenimento dei contagi al 4% fra tutte le persone impegnate nei cantieri e negli stabilimenti italiani del Gruppo e al 91% la soddisfazione del personale per l’impegno profuso.

Tra le iniziative strategiche il consolidamento nel settore militare in ambito nazionale ed internazionale.

Italia: nuove unità destinate alla Marina Militare italiana – due nuove FREMM e due sommergibili.

Europa: Naviris, JV paritaria con Naval Group, è operativa e prosegue nello sviluppo dei primi ordini ricevuti. Firmato, nei primi mesi del 2021, il MoU per il progetto European Patrol Corvette.

US: Fincantieri Marinette Marine è prime contractor nel programma FFG(X) per la US Navy. Il contratto prevede la costruzione dell’unità capoclasse e le opzioni per ulteriori 9 unità che, se esercitate, porteranno il valore del contratto a USD 5,5 miliardi e visibilità fino al 2035.

VARD entra in nuovi settori dell’industria marittima intraprendendo un percorso di crescita sostenibile:

Energie rinnovabili: proseguono gli ordini per unità di supporto alle attività in campi eolici marini Unità unmanned: ordine per sviluppo e produzione di otto unità unmanned per servizi marittimi in USA e UK. Saranno predisposte anche per l’utilizzo di ammoniaca verde come combustibile Rafforzamento settore delle grandi infrastrutture e opere marittime oltre all’acquisizione di INSO e SOF, società attive nella costruzione di ospedali. Si ricorda, a riguardo, la costruzione del Ponte San Giorgio a Genova, consegnato in tempi record dalla controllata Fincantieri Infrastructure Fincantieri NexTech (ex INSIS), società di tecnologia avanzata dotata di competenze che spaziano dalla cybersecurity ai sistemi di sicurezza e telecomunicazione, ha firmato con Autostrade Tech, società del Gruppo Aspi, e IBM un accordo pluriennale relativo a un sistema di nuova generazione per il monitoraggio e la sicurezza delle infrastrutture autostradali italiane assemblea ordinaria degli azionisti in unica convocazione in data 8 aprile 2021.

***

A margine della riunione del Consiglio Giuseppe Bono, amministratore delegato, ha commentato: “Nel 2020 la pandemia ha messo a durissima prova l’economia mondiale, senza risparmiare alcun settore, tanto meno la grande industria. In questo scenario abbiamo dimostrato una notevole capacità di risposta riprogrammando le nostre produzioni anche con la revisione dei processi organizzativi. I risultati del quarto trimestre consolidano il miglioramento già registrato in quello precedente come testimoniato dall’acquisizione di nuovi ordini per 4,5 miliardi di euro, dalla conferma del carico di lavoro complessivo che supera i 35 miliardi e dalle 97 navi con consegne fino al 2029. Possiamo quindi dirci molto soddisfatti della reazione del Gruppo, che grazie ai solidi rapporti con i clienti ha potuto consegnare 7 navi da crociera e ha conseguito successi importantissimi nel militare, a partire dalla storica commessa per le fregate della US Navy. Inoltre, sempre nel 2020, abbiamo continuato ad indirizzarci verso comparti ad alta tecnologia, cito per tutti quello delle infrastrutture con il nuovo ponte di Genova con il quale abbiamo dato prova delle nostre capacità di realizzare prodotti molto complessi nei tempi previsti.” Bono ha poi concluso: “Di pari passo con i progressi attesi dal mondo scientifico in tema di cure e vaccinazioni, ci aspettiamo per l’anno in corso una crescita di oltre il 25%, garantita dall’elevato numero di ordini in portafoglio e un ritorno all’utile con il miglioramento della marginalità.”

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Pubblicato il
3 Marzo 2021

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