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Suez ora strangola il Mediterraneo

Nella foto: Un’immagine aerea della “Ever Given” traversata sul Canale.

SUEZ – Mezzo mondo si è mobilitato, ma fino ad oggi il gigante della Evergreen incagliato sulla sabbia e rimasto di traverso a bloccare il canale di Suez non è stato rimosso. La causa dell’imprevedibile sinistro sembra sia stata una tempesta di sabbia e vento che ha reso ciechi sia gli strumenti che gli uomini. La navigazione è stata dichiarata “temporaneamente sospesa” dall’Authority che gestisce il canale e lo rimarrà fin quando il cargo battente bandiera panamense e operato da una società di Taiwan non sarà rimesso in navigazione. Si sta scavando sotto la prua (vedi foto) ma non basta certo a risolvere le cose: né sono bastati ad oggi i tanti rimorchiatori impegnati.

L’armatore Shoei Kisen Kaisha, noleggiatore della Ever Given, ha avvertito che si stanno incontrando grosse difficoltà a disincagliarla e ha ammesso di non sapere quanto tempo ci vorrà a liberarla dalle sabbie. Per spostare questo gigante potrebbero essere necessari anche “giorni o settimane”, spiega a sua volta il capo della Smit Salvage, la società olandese specializzata in questo tipo di operazioni che a suo tempo ha partecipato fra l’altro alla rimozione sia del relitto della Costa Concordia davanti all’Isola del Giglio svuotandone le cisterne, sia di quello del sottomarino nucleare russo Kursk.

Smit Salvage, che spesso collabora anche con la livornese Neri, ha inviato a Suez un team di tecnici e l’Autorità del Canale di Suez ha sottolineato che sta intervenendo con due battelli-draga, quattro scavatrici e nove “rimorchiatori giganti”. Secondo gli esperti, ogni giorno di chiusura del canale è già costato alcuni milioni di dollari e una delle conseguenze dirette è stato l’aumento del greggio, che per raggiungere l’Europa deve circumnavigare l’Africa, in tempi nei quali già il fuel è alle stelle per altri fattori geo-politici. E il Mediterraneo, con i porti italiani, da porta meridionale dell’Europa è diventato in questa crisi una specie di lago chiuso, accessibile solo da Gibilterra con lunghe e costose navigazioni per e dal Far East.

Pubblicato il
31 Marzo 2021

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