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“Metano e biometano un’eccellenza italiana”

ROMA – Se ne discute ormai quotidianamente e le prese di posizione aumentano. Anche se bisogna ammettere che sul piano delle realizzazioni siamo ancora arretrati rispetto a altri paesi.

Dalle associazioni delle aziende che operano nel settore, fioriscono i documenti.

Il settore della mobilità sostenibile – scrivono in un lungo intervento – riserverà una pluralità di trazioni, ciascuna per una missione elettiva, con vantaggi e svantaggi nel ciclo di vita relativamente a Prestazioni – Impatto Ambientale – TCO (Total Cost of Ownership che include anche il recupero/smaltimento): per questo va salvaguardato il principio di “neutralità tecnologica” per le diverse soluzioni, in altre parole, il risultato ambientale che si desidera ottenere va perseguito e incentivato indipendentemente dal carburante o dalla soluzione tecnologica.

Il metano è da anni il principale “carburante alternativo” a quelli di origine petrolifera ed è una soluzione incentivata e affermata in molti paesi, a partire dall’Italia, dove può vantare una lunga storia, con significative quote di mercato (7% delle immatricolazioni di vetture più veicoli pesanti e autobus) e una diffusa rete di distributori.

Significativa la diffusione del bio-metano – derivato dagli scarti agricoli e dai rifiuti urbani (Forsu) – che elimina l’emissione di CO2 e il conseguente effetto serra (tipico delle risorse fossili) e garantisce la creazione di una “economia circolare”.

Per le principali associazioni di categoria del settore:

a. Il metano risulta la miglior soluzione sostenibile applicabile nel breve termine ed in particolare, grazie al GNL, per il trasporto merci a lunga distanza.

b. Per le auto elettriche, il punto di svolta avverrà quando il loro prezzo sarà equivalente a quello delle auto a combustione interna e le infrastrutture di ricarica avranno raggiunto un’adeguata diffusione.

c. L’idrogeno potrà essere nel medio-lungo periodo, e soprattutto per il lungo raggio (merci), la scelta strategica dell’Europa nel confronto competitivo globale.

Per la capacità di dare risultati immediati rispetto ai temi di sostenibilità ambientale, costi di investimento ed esercizio, affidabilità e flessibilità d’uso, è importante favorire lo sviluppo del metano nei trasporti stradali in Italia:

a. nelle sue varie versioni (CNG per le automobili e i veicoli urbani e LNG per veicoli merci e autobus extraurbani), favorendo soprattutto:

– L’uso del bio-metano (considerato privo di emissioni di CO2 fossile) attraverso incentivi alla sua produzione e accise favorevoli al consumo;

– L’acquisto di veicoli a metano (automobili, furgoni, camion e autobus) attraverso incentivi;

– Lo sviluppo del retrofit per le auto e per i veicoli pesanti trasformati a Dual Fuel attraverso incentivi e altre forme di sostegno.

b. Il completamento delle reti nazionali delle stazioni CNG/LNG, in particolare lungo le autostrade e nei nodi strategici della rete stradale e nelle aree del centro e Sud Italia, favorendo gli investimenti per la creazione di nuovi impianti da parte degli operatori attraverso finanziamenti agevolati e/o incentivi.

Pubblicato il
23 Giugno 2021
Ultima modifica
25 Giugno 2021 - ora: 15:52

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