Ci fu anche il galeone “Livorno”: partì alla ricerca dell’Eldorado
La storia della marineria del granducato di Toscana racconta anche della passione per l’avventura dei Medici, che non perdevo comunque d’occhio il valore economico delle imprese: così la nascita dell’ordine dei cavalieri di Santo Stefano, per la caccia ai pirati saraceni, dava anche di buoni risultati con la cattura di navi da preda e con l’assalto a città degli infedeli (la conquista e il saccheggio di Bona è raffigurato anche in un celebre affresco a Pisa).
Tra le tante navi da guerra fatte costruire dai granduchi ci fu il galeone “Livorno”, già “San Giovanni Battista” costruito alla fine del 1500 e assegnato all’Ordine appena completato. Era lungo circa 50 metri, stazzava 500 tonnellate, aveva 24 cannoni ad avancarica distribuiti su due ponti (batteria e coperta) e tre alberi più un lungo bompresso.
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Il “Livorno” è stato probabilmente il veliero toscano che si è spinto più lontano in assoluto. Quando scoppiò la febbre dell’oro nell’appena scoperta America di Cristoforo Colombo, i Medici lo spedirono nella costa Sud del continente allora sconosciuto alla ricerca dell’Eldorado. Il galeone risalì anche un tratto del grande fiume Orinoco ma ovviamente non trovò né l’Eldorado né altre leggendarie ricchezze. Riportò però mappe accurate dal fiume e della costa che aveva randeggiato.
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