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A Piombino un maxi-marina per maxi-yachts

Oltre 700 posti barca per unità da oltre 12 metri con 90 posti di lavoro previsti e nessuna operazione immobiliare – Nella cordata anche Vincenzo Onorato di “Mascalzone Latino”

PIOMBINO – Si parte con la conferenza dei servizi, ma già entro la prima metà di maggio sarà possibile presentare osservazioni ed eventuali contributi. Sono queste le prossime tappe per il grande “marina” di Poggio Batteria a Piombino, un progetto già compreso nel piano regolatore portuale e adesso perfezionato e sottoscritto da una serie di importanti imprese e imprenditori. Con alcuni elementi innovativi anche tecnici. Come ha spiegato Fabrizio Ferri, responsabile della cooperativa “L’Ormeggio” che fa parte della cordata, “il progetto iniziale (quello della nostra cartina, n.d.r.) è stato profondamente rivisto, in particolare ribaltando l’apertura, questa volta verso Poggio Batteria, per non interferire con il transito delle navi del porto commerciale”.

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Proprio nei giorni in cui a Terre Rosse si apre la mostra della nautica di Piombino, che coinvolge sempre più realtà non solo locali, la città preme sull’acceleratore per il suo “marina” da tempo ipotizzato. Si parla di un investimento di 90 milioni di euro, 700 posti barca da 12 a 40 metri (quindi un target elevato, che avrà relativamente poco spazio per le barchette locali, ma sarà generatore di molto indotto) e praticamente nessun complesso immobiliare alle spalle. In sostanza, il “marina” di Poggio Batteria dovrà vivere delle proprie forze e non grazie a operazioni residenziali. Sarà un “porto puro” come hanno definito nel presentarlo i portavoce della cordata Carlo Torrai (Compagnia portuali), Maurizio Berrighi (Onorato) e lo stesso Fabrizio Ferri. Fanno parte del gruppo che si è costituito per l’avventura anche la Cna e gli Ormeggiatori del porto. Vincenzo Onorato, patron di “Mascalzone Latino” è entrato nell’operazione proprio come armatore delle belle barche a vela da regata che portano quel nome. Sono previsti a regime 90 posti di lavoro.

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Pubblicato il
27 Aprile 2011

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