Traffici in ripresa, ma quanto?
GENOVA – È un’analisi complessa, ma val la pena una volta tanto di leggerla con attenzione, perché ha valenza non solo per il sistema portuale ligure. Gli ultimi report disponibili – riferisce il sistema portuale – sull’andamento delle economie e degli scambi globali riportano segnali contrastanti. Se tutti sono concordi su una ripresa economica e del commercio rispetto a quanto registrato nei primi 7 mesi del 2020, le previsioni di chiusura del 2021 e della data in cui le varie economie riusciranno a tornare sui volumi precedenti alla pandemia divergono anche profondamente.
L’ultimo World Economic Outlook redatto dal Fondo Monetario Internazionale, ad esempio, ha stimato una crescita del PIL mondiale per il 2021 al 6,0% e del 4,9% nel 2022. Questo compenserebbe già quest’anno la perdita del 3,2% registrata nel corso del 2020 e farebbe tornare la crescita globale su ritmi simili a quelli del 2019 (+2,8%). A livello locale, invece, ci sono decise differenze tra i paesi in via di sviluppo (+6,3% nel 2021 a fronte di un calo del 2,1% nel 2020) ed economie avanzate (+5,6% nel 2021 a fronte di un calo del 4,6% nel 2020). L’area Euro è stimata crescere del 4,6% nel 2021 e del 4,3% nel corso del 2022 (-6,5% nel 2020 e +1,3% nel 2019) mentre l’Italia è prevista in crescita del 4,9% nel 2021 e del 4,2% nel 2022 a fronte, comunque, di un calo più consistente nel corso del 2020 (-8,9%) e di una sostanziale stagnazione nel corso del 2019 (+0,3%).
Tuttavia, oltre alle previsioni relative alla crescita economica, si segnalano diverse criticità legate, prima di tutto, alla ripartenza del numero dei contagi in diverse aree del pianeta, oltre che ad una riduzione dei consumi (a giugno il Purchasing Manager Indexes ha registrato il calo più forte degli ultimi 15 anni) ed a diverse difficoltà logistiche sia nel trasporto marittimo che in quello terrestre.
In tale contesto, il commercio globale sembra comunque essere in fase di ripresa trainato prevalentemente dalle esportazioni di prodotti finiti dalle economie dell’Asia Orientale e dalle importazioni di materie prime sempre verso i principali paesi asiatici. Nel quadro sinteticamente delineato, il traffico commerciale nei porti del sistema nel mese di luglio 2021 ha fatto registrare una movimentazione complessiva pari a 5.586.405 tonnellate, pari a +22,4% rispetto allo stesso mese del 2020: un ottimo risultato nella variazione cumulata che registra un +12,2%.
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Il traffico convenzionale si assesta a 1.427.523 tonnellate (+13,7% rispetto a luglio 2020). Migliorano i traffici di olii minerali (+44,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), le rinfuse solide (+46,9%), i prodotti chimici (+1,4%) oltre che olii vegetali e il vino (+7,5%).
Il comparto dei passeggeri registra 458.941 passeggeri, mostrando una crescita in termini percentuali rispetto allo stesso mese dello scorso anno del 57,8%, indice di una graduale ripresa del settore, sebbene sia ancora ben lontano dai volumi degli anni pre-Covid-19.
Per quanto riguarda i container il mese di luglio registra una buona performance nel settore chiudendo il mese con quasi 244 mila TEUs movimentati dai porti del sistema portuale, in crescita del 21,4% rispetto al 2020, quando l’intero Paese e buona parte dell’Europa erano già stati pienamente investiti dalla prima ondata della pandemia, ma in leggero calo rispetto allo stesso mese del 2019 (-4,2%). Il dato relativo all’andamento dei primi 7 mesi vede una crescita del 18,7% rispetto al movimentato dello stesso periodo del 2020, ed un aumento del 4,2% nel confronto con i primi 7 mesi del 2019.
Il risultato dei traffici gateway rafforza maggiormente il dato indicato in precedenza. In particolare, il movimentato di contenitori escluso il transhipment ammonta a 1,47 milioni di TEUs nei primi 7 mesi del 2021, con un incremento del 17,8% rispetto al 2020 ed una crescita del 4,0% rispetto ai 1,41 milioni di TEUs dei primi 7 mesi del 2019.
Analizzando i traffici di contenitori pieni, invece, riusciamo ad avere maggiori indicazioni circa le reazioni del tessuto produttivo alla pandemia. Se nel confronto con il 2020 tutti i dati mostrano buone percentuali di crescita, confrontando a livello genovese le performance dei contenitori pieni movimentati nei primi 7 mesi del 2021 con quelli del 2019, si osserva un export tornato già si livelli pre-pandemia (+0,2%) ed un import ancora in ritardo (-7,4%) che viene anche confermato dai dati ISTAT relativi ai consumi nazionali (-2,7% Q1 2021/20 e -7,9% previsionale 2021/19).
Complessivamente, comunque, i risultati del mese di luglio confermano e, quindi, rafforzano il trend positivo registrato nei mesi precedenti dell’anno.
o, in cui il mercato crocieristico era bloccato dalle restrizioni in atto per combattere la pandemia, ma ancora lontano dai 185.000 passeggeri registrati nel luglio del 2019. Il risultato dei primi 7 mesi vede circa 141.000 passeggeri movimentati rispetto ai 167.000 del 2020 (-15,6%) ed al milione del 2019 (-86,5%).
Il traffico passeggeri da funzione traghetto, favorito sia dalla stagionalità della domanda che dal confronto con il periodo dello scorso anno in cui erano in vigore diverse restrizioni alla movimentazione dei passeggeri, ha registrato un deciso incremento rispetto al mese di luglio del 2020 (+35,1%) chiudendo il mese con 392.685 passeggeri trasportati.
In termini di risultato progressivo i primi sette mesi del 2021 si chiudono con un volume complessivo di 745.642 passeggeri trasportati su navi traghetto, pari al 40,8% in più rispetto allo stesso periodo del 2020 ed a un calo del 38,0% se confrontato col 2019.
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