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Gomme ricostruite per i mezzi pubblici

BOLOGNA – Sale dal 20% al 30% la quota di pneumatici di ricambio da assegnare obbligatoriamente a pneumatici ricostruiti nelle procedure di acquisto di enti locali e gestori di servizi pubblici. Questa novità, sottolinea AIRP (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici), è contenuta nel DL 77 Semplificazioni, che dispone una modifica alla precedente norma in vigore, e cioè la Legge finanziaria del 2002 (Legge 28 dicembre 2001 n. 448). Tale legge, nell’articolo 52, comma 14, stabiliva l’obbligo per le pubbliche amministrazioni e per i gestori di pubblici servizi di riservare agli pneumatici ricostruiti almeno il 20% degli acquisti di pneumatici di ricambio. La nuova norma, che come si diceva è contenuta nel DL 77 Semplificazioni, dice che “per finalità di tutela ambientale le amministrazioni dello Stato, delle regioni e degli enti locali e i gestori di servizi pubblici e di servizi di pubblica utilità, pubblici e privati, nell’acquisto di pneumatici di ricambio per le loro flotte di autovetture e di autoveicoli commerciali e industriali, riservano una quota all’acquisto di pneumatici ricostruiti, pari ad almeno il 30 per cento del totale”.

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Un’ulteriore novità che riguarda gli pneumatici ricostruiti ed è contenuta sempre nel il DL 77 Semplificazioni è la possibilità di annullare le gare di acquisto in cui non sia rispettata la riserva per gli pneumatici ricostruiti di cui sopra. Il DL 77 Semplificazione recita a questo proposito: “Se alla procedura d’acquisto di due o più pneumatici di ricambio di cui al primo periodo non è riservata una quota di pneumatici ricostruiti che rappresenti almeno il 30 per cento del numero complessivo di pneumatici da acquistare, la procedura è annullata per la parte riservata all’acquisto di pneumatici ricostruiti”. 

Grazie all’impiego di pneumatici ricostruiti, conclude AIRP, le flotte e le pubbliche amministrazioni possono ottenere ogni anno importanti vantaggi economici (i pneumatici ricostruiti, infatti, hanno un costo minore rispetto a quelli nuovi), oltre a ridurre in modo significativo l’impatto ambientale delle attività di trasporto.

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Pubblicato il
5 Marzo 2022
Ultima modifica
7 Marzo 2022 - ora: 19:29

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