Gioia Tauro, avanti nel rilancio nuovi impegni per il “distripark”
Il terminal del gruppo Contship impegnato nel diversificare le proprie funzioni – Armonizzati i programmi delle cinque realtà mediterranee

Cecilia Battistello
GIOIA TAURO – Va avanti il piano per il rilancio, nel nuovo assetto concordato tra il gruppo Contship Italia e la Regione, del terminal Medcenter di Gioia Tauro. Con alcune promesse della stessa Regione in via di realizzazione – ne abbiamo parlato quando il piano fu presentato nel corso della visita del nostro inviato Cinzia Garofoli in loco – e con una pianificazione delle nuove strategie in corso. Nel frattempo, anche Contship Italia, guidata come sempre con polso d’acciaio da Cecilia Battistello, si è data altri assetti interni, per meglio coordinare le proprie realtà: così è stata creata in primavera una nuova figura, una specie di ispettore del gruppo (Leonardo Martini, già amministratore delegato del TDT di Livorno) con il compito di armonizzare la pianificazione delle cinque realtà mediterranee di Contship (Gioia Tauro, La Spezia, Cagliari, Ravenna e Tangeri) che si è impegnata proprio in maniera prioritaria su Gioia Tauro, per gli accordi relativi alle 400 professionalità risultate superflue nel totale dei 1.165 dipendenti di Medcenter.
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Secondo le ultime notizie, è stato raggiunto l’accordo con i sindacati, grazie anche alla Regione, per cui i 400 saranno in parte affidati agli ammortizzatori sociali e in parte verrebbero progressivamente riassorbiti dal nascente “distripark” fortemente sponsorizzato dalla Regione nella zona franca dietro il porto.
Il netto ridimensionamento del personale di Medcenter è legato non solo alla perdita del 26% dei traffici per le note defezioni di grandi linee, ma anche a un assetto più funzionale, nel quadro di esperienze fatte da Contship anche in altri scali. E’ in atto peraltro nel gruppo italiano della grande holding di Amburgo un progressivo adeguamento alle nuove realtà della logistica in Mediterraneo: e le aumentate responsabilità dell’ingegner Simonetti – diventato una specie di supermanager dei terminal italiani – confermano che il processo in corso sarà approfondito. In questo quadro la punta di lancia rimane il terminal LSCT di La Spezia, che macina successi e incrementi di traffico significativi anche grazie all’abbandono di Livorno; ma il gruppo crede fermamente anche nel rilancio di Gioia Tauro nei nuovi assetti e specialmente con le prospettive del “distripark”, per trasformare – o meglio per integrare – il porto di transhipment con traffici locali sui quali intervenire in lavorazioni e trasformazioni sostanziali.
Dopo la ormai imminente pausa estiva d’agosto, alcuni dei programmi per Gioia Tauro dovrebbero entrare nel vivo, in pieno coordinamento tra Contship Italia e Regione Calabria. In quella chiave si parla anche di nuovi traffici sui quali il management del gruppo sta attivamente lavorando.
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