Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

All’AdSP MAS nove progetti di energia da fonti rinnovabili

Fulvio Lino Di Blasio

VENEZIA – Nell’ambito del programma Green Ports, collegato al Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza e voluto dal Ministero della Transizione Ecologica (MiTE), l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale si è aggiudicata 21.7 milioni di euro di finanziamenti per la realizzazione di nove progetti relativi all’efficientamento energetico e alla produzione di energia da fonti rinnovabili negli scali di Venezia e Chioggia.

Le proposte progettuali, presentate dall’Authority veneta e dai terminalisti coinvolti, ciascuno per propria competenza in risposta al bando previsto dal programma Green Ports del MiTE che ha lo scopo di ridurre le emissioni di CO2 e degli altri inquinanti connessi alla combustione di fossili nei porti e nelle città portuali, dovranno essere attuate entro il 2025. 

Nel dettaglio, i porti di Venezia e Chioggia si sono visti assegnare 11.6 milioni di euro per la realizzazione di impianti fotovoltaici presso i terminal PSA Venice–Vecon, Terminal Rinfuse Venezia SPA e Venezia Terminal Passeggeri, per l’elettrificazione delle banchine Veneto e Sali del Terminal Multiservice a Porto Marghera e per l’installazione di otto colonnine per l’alimentazione di energia elettrica per autovetture. A queste si aggiungono le risorse riconosciute per gli investimenti dedicati allo sviluppo dell’idrogeno per complessivi 10.1 milioni di euro destinati alla realizzazione di una piccola centrale di produzione e della relativa stazione di rifornimento, all’acquisto di due locotrattori ad idrogeno e di un mezzo nautico ad idrogeno e infine la creazione di un punto di produzione di energia elettrica a cella combustibile nell’area Venice Newport Container & Logistics S.p.A.

“Siamo soddisfatti del risultato ottenuto – commenta il presidente di AdSP MAS, Fulvio Lino Di Blasio – è stato riconosciuto il valore delle proposte progettuali presentate dagli scali veneti. Si tratta di risorse ingenti che sono sicuro sapremo investire al meglio ma soprattutto di una grande opportunità per lo sviluppo logistico e intermodale dei nostri porti e per continuare a dare concreta attuazione alla transizione verde prevista dal Green Deal europeo”.

Pubblicato il
26 Marzo 2022

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora