Meloria, torna il parco boe Assonautica

Nella foto: La vecchia torre delle Secche della Meloria.
PISA – L’Area Marina Protetta delle Secche della Meloria, storico sito davanti al porto di Livorno a circa 3 miglia dall’uscita dallo stesso, ha deciso di ripristinare il parco boe realizzato dalla Provincia di Livorno con l’Assonautica e Marevivo quando ancora le secche erano “libere” da vincoli naturalistici. La Provincia, allora presieduta da Claudio Frontiera, si era resa protagonista del parco boe per la salvaguardia della posidonia in loco. Nel periodo compreso della prima decade degli anni 2000 il sistema delle boe e la relativa catenaria fu gestito dalla stessa Assonautica livornese con i suoi volontari di Marevivo, insieme ad altre iniziative come un famoso ed attrezzatissimi concerto della fanfara dell’Accademia Navale sullo scoglio nelle giornate a cavallo di Ferragosto.
Il primo campo-boe realizzato – riferisce oggi la direzione dell’Area Marina Protetta – rientrava sempre nelle finalità di tutela ambientale di quest’area, ed in particolare si configurava come un primissimo intervento rivolto alla salvaguardia delle praterie di Posidonia Oceanica, per le quali è oggi ampiamente dimostrato dagli studi effettuati che costituiscano il principale e più importante habitat marino di quest’area, tali da essere riconosciuto anche come “Habitat prioritario” dalle Direttive Europee per la Rete-Natura 2000 (codice 1120).
La formazione di campi-boe per ormeggio da diporto – sottolinea ancora la direzione dell’area della Meloria – riduce infatti le attività di ancoraggio e dunque possono contenere, o pressoché annullare, gli stress sui fondali dovuti alle masse ed alle azioni delle ancore, con conseguente riduzione degli impatti sugli organismi viventi che popolano gli ambienti di fondale marino, tra i quali, nel caso della Meloria, principalmente la pianta della posidonia con gli organismi ad essa collegati.
Come detto il primo campo-boe è stato gestito per qualche stagione, poi è subentrata l’area protetta e il rapporto con la Provincia non è stato più rinnovato.
L’intervento di ripristino risulta pertanto una sostanziale manutenzione dell’impianto di base del campo-boe preesistente.
È stato effettuato uno specifico sopralluogo di verifica insito da parte di questo ente gestore dell’AMP nel marzo scorso, durante il quale è stato rilevato che risultano tuttora presenti ed in discreto stato di conservazione tutti i corpi morti di fissaggio al fondale e la catenaria di fondale ad essi collegata, sulla quale possono essere legate le opportune boe di ormeggio. L’operazione sta già partendo, sempre con la collaborazione dell’Assonautica e dei Vigili del Fuoco subacquei di Livorno.