Più Croazia, meno Grecia nel traffico passeggeri
Buon andamento anche delle crociere e delle merci di massa
BARI – Si è chiuso con un dato positivo il consuntivo dei primi sette mesi del 2011 nel porto: 928.285 mila passeggeri confermano le ottime performance registrate negli ultimi mesi dallo scalo del capoluogo pugliese, leader in Adriatico, con 5mila circa passeggeri in più rispetto all’anno 2010 e una crescita in termini percentuali modesta ma pur sempre in positivo, che si aggira intorno allo 0,5%.
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Il valore positivo si registra soprattutto nel segmento delle crociere (274.912 pax) con una crescita in termini assoluti di 23.926 unità (+9%), come effetto dell’arrivo di navi nuove e di più grande stazza, come la Voyager of the Seas (RCCL), la Costa Favolosa (Costa Crociere) e nel movimento ferry e traghetti per l’Albania, circostanza quest’ultima che conferma Bari scalo leader in Europa per questa tipologia di traffico traghetti. Il traffico da e per il “paese delle aquile” cresce, infatti, del 3% in termini percentuali (+11.476 pax), nonostante sia venuto a mancare, nel corso di quest’ultima stagione, il tradizionale traffico kosovaro di luglio che, per i problemi di frontiera con l’Albania, ha tentato invece la via di terra. Si prevede però un movimento di ritorno, considerate le difficoltà incontrate e lamentate mediamente, dai passeggeri, nel transito terrestre.
Il traffico con la Croazia segna, invece, un vero e proprio boom, come effetto di ritorno del turismo religioso verso quest’area, alimentato dalla diffusa devozione popolare verso la Madonna di Medjugorje. E che il turismo religioso sia alla base del fortissimo incremento della domanda di trasporto via ferry verso la Croazia si può desumere facilmente dai dati relativi al traffico dei bus sulla linea Bari-Dubrovnik: nel biennio 2008/2010 il traffico è aumentato del 111,51%. Il traffico auto, legato al turismo vacanziero è incrementato invece solo dell’1,22%.
Anche in questo caso è fondamentale il fatto che il porto, grazie agli spazi di Marisabella ed all’organizzazione di viabilità sia in condizione di accogliere e smistare un grande numero di bus in imbarco e sbarco nella stessa giornata.
Perdura anche la flessione nel traffico verso la Grecia, nel segmento dei passeggeri (-14,00%). Tale decremento è la conseguenza più diretta ed immediata della forte crisi economica che segna la Grecia e quindi della generalizzata contrazione dei flussi turistici verso quel Paese. E perdura, pure, la flessione del traffico verso il Montenegro (-28%). In quest’ultimo segmento si registra, infatti, una perdita di 7.262 unità, rispetto al primo semestre del 2010, come conseguenza del fermo della linea dovuto alle prescrizioni dello Stockholm Agreement. C’è molto ancora però da attendere da questo traffico e soprattutto in considerazione dell’attivazione di una nuova linea crocieristica dedicata ai passeggeri russi che sembra dare ottime previsioni di crescita, a chiusura del consuntivo stagionale.
Per quanto riguarda il settore delle merci tradizionali, la chiusura largamente positiva. Il dato, riferito a giugno, si attesta su un valore assoluto di 969.817 tonnellate di merci e una crescita in termini percentuali del 12%. Ottimo risultato, quasi del tutto ascrivibile alle performance registrate nella movimentazione del grano che si afferma con 701.719 tonn (+5%) e delle merci varie in container. Importante novità è stato l’avvio, dal dicembre 2011, di una nuova linea feeder full container della MSC con una rotazione settimanale fra i porti di Gioia Tauro, Bari e Durazzo. Questa nuova linea, per la quale a regime è prevista la movimentazione di circa 50.000 teu, rappresenta un importante fattore competitivo per le imprese del territorio, riducendo sensibilmente i costi del trasporto delle merci che gravitano sul territorio barese e valorizza al massimo il ruolo di Bari come gate privilegiato per i Balcani, se si considera che nel porto di Bari transita circa il 90% dei traffici adriatici verso l’Albania.
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