Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Strategia infrastrutture in Sicilia

PALERMO – In attesa della realizzazione delle necessarie mega-infrastrutture, grazie al buon senso pratico gli imprenditori siciliani “che fanno miracoli ogni giorno” hanno le idee chiare su come la Sicilia già adesso possa diventare una efficiente piattaforma logistica del Mediterraneo.

Unioncamere Sicilia, in sinergia con il sistema delle Camere di Commercio dell’Isola, nel “Piano strategico per le infrastrutture” finanziato dal Programma Infrastrutture del fondo perequativo 2019/2020 di Unioncamere nazionale, ha raccolto le indicazioni dei principali e più rappresentativi operatori di tutti i settori economici e le ha tradotte nell’individuazione di 13 nodi logistici – di facile, veloce e poco costosa realizzazione – interconnessi fra loro e con la rete viaria e ferroviaria e con le aree Zes destinate ad accogliere i nuovi investimenti produttivi esteri.

Questi nodi, che spesso puntano a valorizzare e rilanciare anche aree e siti poco utilizzati o dismessi, hanno una posizione tale da consentire l’arrivo in tempi ragionevoli ai terminal ferroviari, portuali e aeroportuali della Sicilia delle merci prodotte in ogni zona del territorio regionale, in modo che qualsiasi impresa ovunque si trovi abbia pari opportunità di servizi di trasporto.

Il “Piano strategico”, esposto sotto forma di una App certificata di facile consultazione, è a disposizione dei nuovi governi nazionale e regionale e delle imprese ed è stato presentato due giorni fa, a Palermo, presso la sede di Unioncamere Sicilia.

È stato illustrato da 👤 Marco Calì, esperto di innovazione e consulente di Unioncamere per il “Piano strategico”.

[hidepost]

Sono seguiti i confronti con gli operatori:

  • Aldo Bertuglia, vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri di Palermo;
  • Gian Franco Messina, project manager della Zes Sicilia occidentale;
  • Agostina Porcaro, vicepresidente nazionale di Ance Giovani con delega a Relazioni industriali e Affari sociali;
  • Vincenzo Franzitta, docente associato alla facolta di Ingegneria e delegato alle Politiche energetiche dell’Università di Palermo;
  • Salvatore Ombra, presidente dell’Airgest-aeroporto di Trapani Birgi e vicepresidente della Ausonia gruppi elettrogeni;
  • Giuseppe Todaro, presidente della Osp Opezioni e Servizi portuali Palermo;
  • Michele D’Amico, direttore generale di PortItalia, concessionaria del terminal container del porto di Palermo;
  • Giuseppe Urso, esperto di comunicazione e marketing;
  • Vito Conigliaro, imprenditore e ceo della Rac Italia;
  • Pietro Virga, a.d. della Savise Express.

Ha moderato Michele Guccione, giornalista de La Sicilia.

[/hidepost]

Pubblicato il
29 Ottobre 2022

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio