Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Velisti russi salvati dagli ucraini

SANTIAGO – Un trimarano gonfiabile a vela, impegnato nella circumnavigazione del globo sulle orme dei grandi navigatori russi, è andato in avaria durante una tempesta nel Pacifico e il suo equipaggio è stato salvato da una nave con equipaggio ucraino, con un complicato intervento andato però a buon fine.

Lo racconta “Vela”, il mensile specializzato in edicola. Il trimarano era salpato con il suo equipaggio di tre velisti russi nel luglio del 2021 da Kronstadt. Aveva già percorso più di 13 mila miglia e alla fine di febbraio era salpato dal porto cileno di Talcahuano in direzione dell’Isola di Pasqua. Nel bel mezzo del Pacifico del Sud, a metà marzo, la tempesta e un’avaria al timone, impossibile da riparare.

Tutto sembrava perduto, la costa Sudamericana era ormai a più di 1000 miglia di distanza,  e l’equipaggio ha lanciato via radio il Mandai. A rispondere la nave portarinfuse battente bandiera panamense Sounion con comandante ed equipaggio ucraino. 

Dopo cinque ore di ricerche in mare, rese ancor più difficoltose dalle condizioni meteomarine, con onde alte più di tre metri, il salvataggio è andato a buon fine: “Per arrivare alla scala lasciata cadere dal ponte, era necessario attendere che il trimarano riuscisse a porsi di fianco alla nave. Avevamo solo qualche secondo per afferrare la biscaglina e saltarci su”, ha raccontato lo skipper del trimarano Stanislav Berezkin. L’operazione è durata circa due ore: confermando che la legge del mare è più forte di ogni conflitto politico e che tra gente di mare la solidarietà non guarda alle bandiere.

Pubblicato il
5 Aprile 2023

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio