Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Continua il contenzioso al TAR

MESSINA – Dopo la pronuncia del Tar del 7 aprile 2022, e dopo il conseguente ricorso dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto – scrive in una nota Caronte & Tourist – il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha adesso stabilito definitivamente che il bando per la gestione degli approdi a Rada San Francesco deve essere riformulato, previa l’obbligatoria intesa con l’Amministrazione locale.

“L’appunto sostanziale mosso dai giudici – si rileva in Caronte & Tourist – è quindi l’assenza di confronto e di intesa e condivisione con il Comune di Messina circa le modalità di gestione. Non era peraltro mai successo nelle precedenti gare per l’assegnazione della gestione di Rada San Francesco che l’Autorità Portuale non consumasse questo passaggio.

“Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, nella sua decisione definitiva ed inappellabile, ha dunque bocciato il procedimento avviato dalla AdSP su questo punto, senza entrare nel merito dei contenuti dei bandi di gara. Ogni altra lettura non potrebbe che apparire di parte.

“Siamo naturalmente soddisfatti che in ultimo anche i giudici amministrativi abbiano riconosciuto la fondatezza delle nostre obiezioni e la giustezza della nostra visione.

Continuiamo a ritenere nociva la divisione in due della struttura del terminal, che avrebbe l’effetto paradossale e incongruente di abbassare drasticamente la capacità di accumulo complessiva attuale, rendendola in ciascuna delle due frazioni inferiore a quella di una sola nave, con i conseguenti impatti sulla viabilità cittadina, soprattutto durante esodo e contro esodo. 

“Non mancheremo, dunque, di ribadirlo con forza – conclude la società di navigazione – se tale intento verrà confermato in sede di consultazioni propedeutiche alla pubblicazione del nuovo bando”.

Pubblicato il
14 Giugno 2023

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio