Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Digitalizzazione dei porti, ultima chiamata

GENOVA – Bandi per la cybersecurity nel sistema logistico e nei porti; rendere spendibili quei 253 milioni che il Pnrr assegna alla digitalizzazione del sistema portuale e logistico e dei quali non è stato ancora utilizzato neppure un centesimo, per evitare che in fase di riassegnazione dei fondi del Piano rischino di essere ridimensionati. Sono solo alcune delle priorità indicate dal presidente di Federlogistica-Conftrasporto, Luigi Merlo e dal suo vicepresidente, Davide Falteri. La sfida è quella di ragionare in modo innovativo per colmare il vuoto di idee sul tema digitalizzazione, anche sfruttando le capacità di coordinamento sulla cosiddetta Internet subacquea e sulla formazione. È stato deciso anche di promuovere presso il Governo Italiano il rapido recepimento della direttiva Nis 2 sulla cyber e al tempo stesso spingere molte Autorità di Sistema Portuale (specie nel Mezzogiorno) a dotarsi di PCS (Port Community Systems) che rappresentano la base indispensabile per pianificare e realizzare una Piattaforma logistica nazionale che sia in grado di trovare nella digitalizzazione i metodi per incrementare l’efficienza del sistema logistico e portuale nazionale, e per garantire allo stesso quei livelli di sicurezza che oggi sembrano non essere sufficienti per fronteggiare i rischi alla cyber security. La strategia è di rilanciare quella Logistic Digital Community che proprio a Genova era stata costituita nell’ottobre del 2021 e che oggi si candida a svolgere non solo un ruolo tecnico e progettuale, nonché di coordinamento fra i vari soggetti pubblici e privati che interagiscono sulla filiera logistica, ma anche quello, difficile, di imprimere un vero e proprio scossone all’inerzia di un sistema, che salvo alcune aree di eccellenza (a Genova come a La Spezia e in altri porti del Nord Italia), non è riuscito sulla digitalizzazione a compiere il necessario salto di qualità. Alla base di questo salto di qualità c’è il coordinamento, l’innovazione tecnologica (testimoniata ad esempio dal caso spezzino di coordinamento fra digitalizzazione, tematiche portuali e tematiche relative al riscaldamento globale), ma anche la formazione di nuove professionalità di cui il Paese è drammaticamente privo. 

Pubblicato il
17 Giugno 2023

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio