Ora il mercato è nel Far East

Andrea Monti
GUASTICCE – Dalla periferia di Livorno a un orizzonte aperto in tutto il mondo. È così che Andrea Monti, titolare e gestore insieme alla famiglia dell’azienda SOGESE Srl, ubicata all’interporto Vespucci, dirige un business di migliaia di contenitori nuovi, usati e convertiti in uffici, freezer, spogliatoi per cantieri ed altro. Ci aiuta, nelle nostre cicliche interviste, a capire il mercato internazionale.
Andrea, inflazione da una parte, altalena dei consumi, tensioni tra grandi blocchi economici e politici…
“È la realtà con la quale dobbiamo quotidianamente confrontarci. E bisogna essere pronti a cogliere le opportunità dove si presentano, anche a costo di correre qualche rischio. Oggi per esempio l’Europa è in fase di stanca specie al Nord, tanto che i porti dell’Atlantico sono tutti con il segno meno. In stanca anche la rotta Usa-Cina e ritorno, per la contrazione dei consumi americani e la politica Usa di affrancarsi dalla Cina cercando altri fornitori alternativi. Il Mediterraneo si difende, ma grazie in particolare ai nuovi mercati della Turchia, India, Vietnam e area asiatica alternativa alla Cina. È qui che dobbiamo lavorare”.
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Con quali conseguenze, sul piano economico?
“La prima conseguenza è il calo dei noli marittimi, specie sulle rotte con e dagli Usa e Cina. Ne consegue che anche il costo dei contenitori è molto calato: ne circolano meno, i magazzini sono pieni, si possono fare affari con oculatezza puntando sui mercati emergenti del Far East, dove si sta ricollocando la ricchezza”.
In questo panorama l’Unione Europea cosa fa?
“Non molto, mi sembra. Perché è inchiodata tra le politiche ambientaliste estreme, la guerra all’inflazione alzando i tassi, e le difficoltà a ricollocarsi dopo la politica di rinuncia alle materie prime e all’energia dalla Russia. L’impressione è che tardi a reagire in pieno. Altre aree, come ad esempio gli stati arabi, sono molto più veloci e disinvolti, senza veti verso la Russia e la Cina e a volte anche come prestanome per traffici altrimenti sotto embargo”.
Ma voi come SOGESE come ve la cavate?
“Non male, viste le cose. Sul trasformato andiamo bene, abbiamo ordini per oltre 1 milione di euro: clienti nei Paesi Basi ma specie nel Far East asiatico. Sul noleggio ci sono squilibri quasi giornalieri, bisogna essere veloci a reagire. Ad oggi però ci scordiamo, nel complesso, il mercato dell’anno scorso che è stato veramente al top degli ultimi anni”.
A.F.
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