Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Cento yachts in regata a Malta

GINEVRA – La Rolex Middle Sea Race, che quest’anno segna la sua 44° edizione, è una delle regate di yacht d’epoca più importanti al mondo. La competizione, di 606 miglia nautiche (1.122 chilometri) che inizierà sabato 21 ottobre, sarà una severa prova di abilità velica. Partner di Rolex dal 2002, la reputazione e il profilo internazionale del concorso sono cresciuti considerevolmente nel corso dei suoi 55 anni di storia. Per la regata di quest’anno, una flotta di oltre cento yachts sono attesi in rappresentanza di 25 paesi ed equipaggiati da alcuni dei migliori e più appassionati velisti d’altura.

Un aspetto che non è cambiato è la partenza e l’arrivo della gara nello stesso posto. La partenza dal porto grande di La Valletta è sempre spettacolare. Gli spettatori si allineano in ogni punto panoramico mentre i cannoni posizionati in alto sopra l’acqua segnalano la partenza degli yacht. Successivamente, la circumnavigazione della Sicilia, prevalentemente in senso antiorario, si divide in diverse sezioni distinte, ciascuna con il proprio fascino. Due vulcani attivi – l’Etna e lo Stromboli – sono in cima alla lista.  

Il luogo della gara e i suoi tempi possono rappresentare sfide meteorologiche significative. I concorrenti spesso incontrano venti violenti e mari brutali, mescolati a periodi di calma benevola. Per le barche più veloci, arrivare entro 48 ore è considerato una corsa impressionante, caratterizzata da due intense giornate in mare con minime possibilità di riposo. Per la maggior parte della flotta la regata può durare dai quattro ai sei giorni.

Pubblicato il
14 Ottobre 2023
Ultima modifica
17 Ottobre 2023 - ora: 20:24

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora