Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

A Mumbai la Monassi per N.A.P.A.

Marina Monassi

MUMBAI – Massima libertà di accesso e transito delle merci con extraterritorialità doganale: questi sono alcuni degli assets che saranno promossi dal porto di Trieste al Sitl di Mumbai alla clientela indiana. Presente nell’ambito del Napa (North Adriatic Ports Association) la presidente Marina Monassi farà puntare sulle peculiarità offerte dal Porto di Trieste all’economia indiana.

“L’extradoganalità – evidenzia la Monassi – comporta tutta una serie di condizioni di operatività di maggior favore nel Porto Franco di Trieste. L’extradoganalità  risulta l’elemento di maggior vantaggio di questo scalo, che ha una disciplina diversa da quella comunitaria e nazionale.


[hidepost]

Non è facile poter avere, come offriamo invece noi, il diritto di ingresso delle merci nel Porto Franco qualunque sia la loro destinazione, provenienza e natura con la possibilità di sostare per tempo indeterminato in esenzione da dazi e imposizioni diverse dal corrispettivo prestato con  l’operatore che non ha l’obbligo di dare una destinazione doganale, potendola scegliere in un secondo momento”.

Le importazioni dall’India verso l’Italia, sono dati Istat, nel primo semestre del 2010 ammontavano a 1,8 miliardi di dollari, salendo del 19,4% del medesimo periodo del 2009. Le importazioni si riconducono in particolare a prodotti dell’industria tessile e dell’abbigliamento, mezzi di trasporto, nonché prodotti di base e metallo, come anche chimici.

Verso l’Europa l’India esporta ma anche importa quote crescenti di prodotti che spaziano in vari settori che troverebbero nello scalo triestino un utile interlocutore per i transiti.

Vi è poi il tema doganale. Nello specifico l’Autorità doganale ha il divieto di ingerenza, salvo specifiche eccezioni previste da norme di carattere economico, sanitario e di pubblica sicurezza.

Le merci estere introdotte nel Punto Franco possono essere rispedite in transito senza bisogno di dichiarazione doganale comunitaria. Vi è poi un sistema doganale semplificato per il traffico delle merci su ferrovia, mentre è possibile la manipolazione e trasformazione anche di carattere industriale in completa libertà da ogni vincolo doganale.

Viene applicata la dilazione fino a 6 mesi a un tasso di interesse annuo particolarmente ridotto, pari al 50% dell’Euribor a 6 mesi per il pagamento dei relativi dazi e imposte doganali.

L’operatore ha inoltre la possibilità di usufruire alternativamente degli istituti più favorevoli previsti dalla legislazione comunitaria e/o nazionale (ad esempio sui depositi fiscali e sui depositi Iva) con il conseguente rispetto delle condizioni previste da tali istituti, quali ad esempio la tenuta di una contabilità materie alla stregua di quanto stabilito per le zone franche comunitarie.

[/hidepost]

Pubblicato il
25 Febbraio 2012

Potrebbe interessarti

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora