Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Parità di genere in Fincantieri

TRIESTE – Fincantieri è il primo gruppo del settore navalmeccanico in Italia ad aver ottenuto da RINA la Certificazione sulla Parità di Genere, UNI/PdR 125:2022 a testimonianza dell’impegno del Gruppo per l’equità lavorativa e l’inclusione all’interno dell’azienda.

La Certificazione sulla Parità di Genere – riferisce Fincantieri – è stata assegnata dopo un processo di valutazione basato su 33 parametri che riguardano aspetti come la cultura e la strategia aziendale, le opportunità di formazione, crescita e inclusione delle donne, l’equità sul piano delle retribuzioni, oltre a iniziative a tutela della genitorialità e della conciliazione vita-lavoro.

“Fincantieri è fermamente convinta – continua la nota – che la diversità di genere sia un valore fondamentale per il successo del Gruppo e per la società. Ne è testimonianza, ad esempio, il raggiungimento nel 2023 del 34% – ben sopra il target del 25% – di presenza femminile nell’acceleration program “Talent”, destinato a giovani risorse ad alto potenziale che intraprendono un percorso di sviluppo professionale e che rappresentano la leadership del futuro. 

“Questa certificazione è un importante riconoscimento del nostro impegno per la parità di genere. Un ambiente di lavoro inclusivo e sensibile alle diversità è fondamentale per la crescita del Gruppo secondo le direttive del nostro Piano di Sostenibilità 2023-2027. Gli ulteriori audit di verifica, previsti nei prossimi anni, saranno per noi uno stimolo per promuovere ulteriormente la partecipazione dei nostri dipendenti: non si tratta di un punto di arrivo, ma di un’importante milestone che ci stimola a continuare a lavorare nella giusta direzione”, ha dichiarato Luciano Sale, Direttore Human Resources and Real Estate.

Pubblicato il
10 Gennaio 2024
Ultima modifica
11 Gennaio 2024 - ora: 11:29

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio