Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Chi vuole Toremar?

Angelo Roma

FIRENZE – Si chiude formalmente oggi, mercoledì 10 marzo, la “finestra” stabilita dalla Regione Toscana per le formali dichiarazioni di interesse da parte degli armatori che intendono partecipare alla gara di privatizzazione della Toremar.

Le indiscrezioni dei giorni scorsi, trapelate sulle analoghe dichiarazioni di interesse relative alla holding Tirrenia – dalla quale peraltro Toremar è stata scorporata a fine anno scorso – hanno contribuito a creare qualche incomprensione e qualche timore.

Per esempio: se è vero che Moby Lines è pronta a concorrere per Tirrenia – come peraltro lo stesso Vincenzo Onorato aveva dichiarato a suo tempo – intenderà correre anche per Toremar oppure no? E anche gli altri grandi armatori che si sono messi in lista per Tirrenia (Corsica & Sardinia Lines, Lauro, lo stesso Aponte a quanto si dice, eccetera) presenteranno lo stesso interesse per Toremar, se non altro come soluzione “di consolazione” in caso non ce la facessero su Tirrenia? In questo caso si aggiungerebbero a chi, come la sudamericana Buquebus, si è già fatta formalmente sotto con Firenze, decisa a correre per la compagnia toscana da privatizzare.

L’amministratore di Toremar, comandante Angelo Roma, su questi dettagli non si pronuncia. Anche perché – sottolinea – non fa parte dei suoi compiti seguire gli sviluppi della gara. Roma è invece impegnatissimo nel chiarire quali siano e quali potranno essere i punti di forza di Toremar. Che già oggi – ha detto a più riprese – è una società potenzialmente sana, con bilanci in ordine e con servizi che possono essere incrementati con piena soddisfazione degli utenti se saranno confermate le sovvenzioni dello Stato per mantenere la “continuità territoriale”.

Pubblicato il
10 Marzo 2010
Ultima modifica
11 Marzo 2010 - ora: 15:58

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio