Taranto riparte? Giuffré sblocca il piano regolatore
TARANTO – La notizia è che il consiglio superiore dei Lavori Pubblici ha approvato finalmente il piano regolatore portuale tarantino, un documento che era in stand-by ormai da troppo tempo.
Un successo che la stampa locale ha unanimemente accreditato all’attuale commissario della Port Authority ammiraglio Salvatore Giuffré, insediato dal maggio 2008 e – si dice – candidato ideale per diventare prossimo presidente, malgrado qualche malumore in ambienti ministeriali per l’appoggio fornito all’attuale presidente di Bari nello scontro che ha opposto quest’ultimo al ministro Matteoli (che ha provato anche a commissariarlo, ma è stato bloccato dal Tar).
Il piano regolatore di Taranto si articola in tre principali progetti: la piastra logistica, i dragaggi con relativa vasca di colmata e il piano regolatore vero e proprio. Su quest’ultimo, rimasto bloccato fino allo scorso marzo dai soliti veti incrociati che fanno la delizia della burocrazia italiana, c’è stato un … colpo d’ala quando Giuffré ha rinunciato alla diga in due spezzoni ed ha accettato una diga di protezione unica, che ha avuto l’ok del consiglio superiore dei Lavori Pubblici e sembra piacere anche alla Regione Puglia. “Spero di completare l’iter entro un anno – ha detto Giuffré – ma non è detto che non si possa fare anche prima. Giuffré è sempre stato un ottimista: speriamo che sia l’ottimismo della ragione.
Per quanto riguarda i dragaggi, l’ammiraglio-commissario ha fatto un lavoro da certosino ed ha strappato finanziamenti (o almeno: impegni per finanziamenti) pari a 79 milioni di euro. Per ora siamo ai protocolli, ammette lo stesso Giuffré: ma almeno si è sbloccato l’iter che dovrà portare alla vasca di colmata, alla bonifica del Belleli e in prospettiva a fondali fino a 16 metri per essere pronti “ad affrontare il futuro”.
Infine sulla piastra logistica Giuffré è riuscito ad ammorbidire il “niet” delle soprintendenze locali ed ha ottenuto l’ok anche dalla Via con un ulteriore finanziamento dal Cipe di 34 milioni, che ha integrato il precedente “gruzzoletto” a circa 190 milioni di euro. A giorni il commissario aspetta l’ok definitivo per le gare. Ovviamente la piastra logistica è destinata in particolare ai containers, non solo per il transhipment ma anche per lavorazioni locali sulle merci. E sarebbe la prima volta.
A.F.