Tdt, Cilp non vende
I portuali non intendono nemmeno passare in minoranza – Attesa per l’incontro tra Raugei ed Eckelmann ad Amburgo
LIVORNO – “Nel Tdt non intendiamo vendere, né tutto né in quota per passare in minoranza. L’offerta di Contship di acquistare il 20% della nostra quota societaria è già stata respinta al mittente”.
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Parla senza voler apparire ufficialmente un portavoce del consiglio direttivo della Cilp, ma anche se non ci mette la faccia (e il nome) il messaggio è chiaro: a un filo della rottura totale tra i due soci del Terminal Darsena Toscana, il problema per i portuali rimane non la quota societaria ma la reale “governance”. In attesa che Eckelmann e Raugei si incontrino di nuovo ad Amburgo. Anche sulla questione del direttore del personale Gastaldo, assunto dalla quota Contship e inizialmente contestatissimo dalla componente portuale, gli animi si sono ammorbiditi. “Ci eravamo dichiarati d’accordo – sottolinea lo stesso portavoce anonimo del consiglio – nel separare la gestione del personale dagli altri compiti del direttore. E’ il modo in cui ciò è avvenuto che ci ha trovato contrari”. Di fatto però il ritorno di Monica Bellandi – imposto dal magistrato del lavoro – al suo posto dopo il licenziamento, non ha cambiato l’assetto voluto da Contship e Gastaldo ormai gestisce il personale.
Come finirà la vicenda? Italo Piccini, che era maestro nel risolvere le situazioni a limite di rottura, sosteneva che anche le porte chiuse possono sempre riaprirsi, purchè “non siano chiuse a chiave”. Tutto sta adesso nel capire se qualcuno ha girato davvero la chiave. Ed eventualmente chi sia questo qualcuno tra i due soci.
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