Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Tdt story: ormai certo il divorzio

LIVORNO – L’idea è che si stia andando a una specie di divorzio consensuale. O comunque di divorzio: ovviamente non immediato, perché ogni decisione del genere ha bisogno dei suoi tempi tecnici. Ma quando due coniugi non solo rifiutano di farsi le coccole nel letto coniugale, ma si prendono a schiaffi in faccia anche fuori dalle mura domestiche, i margini di recupero non sono poi molti.

[hidepost]

Così nell’incontro di mercoledì sera a Milano tra la pattuglia della Cilp guidata da Enzo Raugei e quella di Contship guidata da Thomas Eckelmann, i passi verso un recupero a tarallucci & vino sarebbero stati pochi e contrastati. E giovedì alle 12, cioè il giorno dopo, l’assemblea straordinaria convocata dalla Cilp ha preso atto della situazione, sia pure con le variabili del caso e tenendo aperte ancora alcune porticine d’emergenza. Ma vie d’uscita sembrerebbero essercene poche, perché Contship ha ribadito con durezza la propria linea: la “governance” del terminal Tdt non può essere condizionata da lacci e lacciuoli sulla base dei…venti che spirano in banchina. E la Cilp, in cui una parte del consiglio era e rimane restìa a cercare una nuova avventura con altri partners, ha provato a ricordare che i patti parasociali esistono per questo: ma alla fine s’è trovata a dover cominciare a ingoiare il rospo. E ad annunciare che ormai la decisione è presa: fuori Contship, il suo 50% troverà un’altra destinazione.

Al termine dell’assemblea era atteso un comunicato a fronte di un totale silenzio stampa mantenuto fino ad allora dalle due parti. Ma più dell’ufficialità contano, nella situazione, le eventuali (e indispensabili) alternative che Cilp sta cercando di mettere sul piatto per sostituire Contship. La voce che circola è che il partner nuovo potrebbe già esserci: e sarebbe un team composto da importanti terminalisti italiani rappresentanti di uno o più gruppi armatoriali che operano con il Far East. Voci, “rumors” come dicono gli anglosassoni. Il partner nuovo uscirà allo scoperto – se uscirà – a settembre. E per il momento dobbiamo accontentarci di questo, in una realtà complessa e tutto sommato amara per entrambe le parti, che sembra potersi evolvere (e magari capovolgere) giorno per giorno. Anche se entrambe le parti giurano che i giochi sono fatti.

Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
31 Luglio 2010
Ultima modifica
24 Settembre 2010 - ora: 09:50

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio