Moretti e l’Alta Velocità FS

Mauro Moretti
LIVORNO – Chiedo scusa, ma al momento in cui questo giornale va in stampa non è ancora chiaro se alla festa del PD di ieri sera c’è stato o no l’ospite d’onore Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia. E se c’è stato, che cosa ha detto sul tema dell’Alta Velocità che tanto gli sta a cuore (anche se sta assai meno a cuore a pendolari ed operatori del cargo ferroviario).
Ci sarebbe interessato molto – e credo che interesserebbe anche a voi – capire se Trenitalia continuerà a programmare la propria “mission” solo sulla base del settore in cui riesce a guadagnare a mani basse, cioè il trasporto dei passeggeri più facoltosi sulle (poche) direttrici servite dall’Alta Velocità. O se magari ci possa essere un ripensamento sull’attuale degrado che devono sopportare studenti e lavoratori sui treni non ultraveloci: e chiunque voglia adeguarsi agli standard europei per utilizzare i binari invece che la strada per trasportare merci.
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Perché a Mauro Morelli – uomo di sinistra, ma singolarmente amato anche da ministri di destra come il titolare dei trasporti Altero Matteoli – tutto si può imputare, meno che il parlar poco chiaro. Lui l’ha detto, ridetto e ripetuto, che finché saranno sotto la sua guida le Fs opereranno solo dove c’è da far soldi: e pazienza per le esigenze sociali, pazienza per la funzione pubblica del trasporto, pazienza sull’eccellenza “ambientale” che il binario offrirebbe rispetto agli altri comparti del trasporto, il camion, la nave o l’aereo. Moretti è stato chiaro: il mio compito non è fare l’ambientalista, è di risanare un’azienda logorata da secoli di parassitismo irresponsabile.
Un discorso che non fa una grinza, ammettiamolo. Solo che Moretti ha dimenticato un dettaglio: quello secondo il quale Trenitalia e le ferrovie italiane non sono sue e nemmeno dell’azienda. Sono degli italiani, che si sono caricati per decenni e decenni di deficit abissali, pagando senza fiatare (oppure protestando invano) carichi fiscali sperperati proprio anche sui treni. Questo se non altro dovrebbe consentirci di avere non solo pochi treni di lusso per altrettanti pochi VIP, ma anche un decente servizio per tutti gli altri cittadini e specialmente per la distribuzione delle merci sulle medie e lunghe distanze, come succede altrove: con treni-blocco, treni specializzati, treni non afflitti come oggi da “lumachite acuta”. Chissà se Moretti ieri sera l’ha spiegato alla festa del Pd. E chissà se qualcuno ha provato a chiederli lumi…
A.F.
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