Livorno e Piombino: facciamo il gioco dei quattro cantoni
LIVORNO – Diciamolo, la imprevista (ma non del tutto imprevedibile) scesa in campo di Roberto Nardi per l’Authority di Livorno ha acceso fantasie e gossip. Che coinvolgono non solo i futuri assetti delle varie “nomenklature” nella provincia, ma anche aspirazioni personali, speranze, sondaggi e fughe in avanti.
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Da dove vogliamo partire? S’è già scritto che l’obiettivo vero di Roberto Nardi sarebbe quello di considerare la scesa in campo per Livorno come un cappello piazzato sul vero obiettivo, la successione di Luciano Guerrieri (tra due anni) alla presidenza dell’Authority di Piombino. E’ noto che Guerrieri, dopo due mandati, non è rinnovabile (salvo non cambi la legge: assai improbabile con questi lumi di luna, ma mai dire mai). Ma sulla sua poltrona sono già più d’uno i cappelli che stanno svolazzando. Si parla con insistenza di Silvia Velo, per esempio, che mobiliterebbe buona parte del suo partito e sta già cominciando la corsa. Qualcuno aveva ipotizzato uno scambio di ruoli tra Guerrieri e il sindaco Anselmi: Guerrieri di nuovo sindaco (dove in passato non ha sfigurato) e Anselmi alla Port Authority. Ma pare che entrambi i personaggi piombinesi abbiano aspirazioni più alte: in particolare Guerrieri amerebbe succedere a Kutufà alla guida della Provincia di Livorno (un presidente della Provincia proveniente dalla provincia non sfigurerebbe secondo certi canoni della politica) mentre Anselmi punterebbe direttamente al Parlamento. E ne ha la statura.
D’accordo, siamo a poco di più della fantapolitica, perché ci sono troppe variabili ad oggi, indipendenti dalle singole volontà e anche dagli assetti politici locali: che succederà a Roma, quali posti potranno liberarsi o no in Parlamento, che vorranno fare da grandi sia il sindaco d Livorno Cosimi che il presidente della Provincia Kutufà. In tempi di rarefazione delle poltrone “facili”, ogni mossa va calibrata attentamente. Ma si sa che la politica è anche sogno: e noi – come scriveva Shakespeare e come recita anche la recente pubblicità di un’automobile – alla fine siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni…
A.F.
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