Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Al Marzocco l’allargamento (ma assai modesto)

LIVORNO – Sembra annunciato quasi come un miracolo: come avevamo preannunciato, stanno per concludersi i lavori di allargamento del sedime nella “strettoia” del Marzocco che da accesso alla Darsena Toscana. A fine mese, secondo la Port Authority, il canale si presenterà anche nel punto più stretto con una larghezza di 70 metri (contro gli attuali 50, al limite delle grandi full-containers di Cosco e Yang-Ming) e una profondità di 13 metri.


[hidepost]

Il risultato è stato ottenuto raschiando il fondale fino al filo dei famigerati tubi dell’Eni, interrati a oltre 14 metri di profondità. La prossima tappa sarà l’interramento in altra zona del canale – e con andamento trasversale inclinato – degli stessi tubi dell’Eni, operazione già appaltata alla Saipem che utilizzerà la metodologia già sperimentata per interrare il gasdotto della piattaforma offshore. Se ne riparlerà l’anno prossimo, insieme all’ipotesi di resecare un pezzo di sponda ovest del canale e di dragare per l’ennesima volta i fondali sotto la sponda ovest della Darsena Toscana, dove alcuni accosti sono ormai ridotti a pescaggio realisticamente utilizzabili non oltre i 10 metri (contro i 12,50 accreditati ufficialmente).

Per rispondere però alle esigenze dei piloti portuali, che chiedono ulteriori garanzie per poter dare il via libera al transito notturno delle grandi navi nella strettoia, saranno necessari ben altri interventi. I lavori di questo mese serviranno, secondo un portavoce dei piloti, a “dare solo una decina di centimetri di comporto di più sulla larghezza delle Yang-Ming, del tutto insufficienti per garantire sicurezza di notte specie con cattivo tempo”. Insomma, siamo solo all’inizio.

[/hidepost]

Pubblicato il
11 Settembre 2010
Ultima modifica
20 Settembre 2010 - ora: 08:06

Potrebbe interessarti

Rigassificatori e logica

Prendiamola larga per un attimo: da Eraclito a Zenone, fino ad Aristotele, la logica è quella dottrina che chiarisce i meccanismi consequenziali. Se mi avete seguito nello sproloquio, converrete con me che il recente...

Leggi ancora

Quando il saggio saggia

Ci sono a volte, nel comportamento delle persone, scelte difficili da fare: ma una volta fatte, non è difficile spiegarle. È il caso, per la nostra realtà livornese, delle dimissioni del maritime consultant Angelo...

Leggi ancora

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio