Il … virtuale che piace a Trieste
TRIESTE – Strana davvero, questa città. Che s’è inventata – guadagnandosi anche una prima pagina del “Corriere della Sera” – il … tifoso virtuale, ovvero grandi striscioni distesi sulle gradinate deserte del suo stadio in cui sono raffigurati tifosi del bel tempo che fu.
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E proprio in questi giorni, ecco che nella diatriba – ormai non si può parlare d’altro – per l’ormai prossima designazione dei candidati a succedere al presidente uscente della Port Authority, sembrano emergere i risultati di un’altra brillante invenzione: i “candidati virtuali”. Così almeno viene letta la voce che circola negli ambienti portuali secondo la quale alle candidature ufficiali del presidente camerale Paoletti e del sindaco Dipiazza sarebbero state aggiunte anche quella di Marina Monassi, indimenticata protagonista di una stagione molto impegnata della stessa Port Authority – proposta forse dallo stesso Paoletti – e quella già altre volte sussurrata dell’ammiraglio Raimondo Pollastrini, oggi ex comandante generale del corpo delle Capitanerie. Il tutto mentre qualche ambiente continua a sostenere l’opportunità di arrivare a un commissariamento per favorire il grande progetto industrial-finanziario-logistico di un noto gruppo bancario.
Il commissariamento, come abbiamo già riferito, non piace agli operatori portuali, indipendentemente da ogni altra valutazione. Ma va anche detto che ci sono perplessità anche sui due nomi in pole-poition, quello del sindaco e del presidente della Camera di Commercio. Non sulle persone, intendiamoci: ma sul fatto che la poltrona dell’Authority debba andare per forza a qualcuno della nomenklatura politica, come una specie di benefit naturale e scontato per liberare altre poltrone alla stessa politica. Ma la legge 84/94 non stabilisce che occorre una specifica e dimostrata competenza nel settore? Il fatto è che nel passato sono stati troppi i presidenti che di questa competenza, almeno al momento nella nomina, ne avevano poca o niente: ma che la politica ha “benedetto” senza che nessuno osasse alzar la voce o tantomeno ricorrere. E a Trieste (ma non solo) adesso si sta ventilando lo stesso metodo. Ovvero, dopo il tifoso virtuale anche la…competenza virtuale. Intanto mercoledì è arrivata la lettera del ministro che chiede la terna. Ma I tempi non erano già scaduti?
A.F.
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