La Bellana e il popolo un po’ bove
LIVORNO – Dunque, habemus Papam. La Regione, con i tempi biblici che la contraddistingue – e del resto la Toscana non è stata la prima a pianificare un assetto dei porti turistici oltre vent’anni fa, con il risultato che si è andati avanti per deroghe, bocconi e mortificanti compromessi? – ha finalmente deciso (vedi vedi) che si può fare il “Marina” di Azimut-Benetti al porto Mediceo, mentre per il porticciolo turistico della Bellana – quello che consentirebbe di ripulire i “Fossi” e dare vere risposte alle migliaia di livornesi con la barchetta – c’è una specie di “niet”, probabilmente perché i Fossi sono privatizzati da circoletti parapolitici e “quieta non movere”. E il popolo? Il popolo è bove.
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Oddio, meglio di niente. La “Porta a mare” porterà lavoro, immobiliare e nautico: e anche se il gruppo Benetti soffre (malgrado Azimut vanti grandi vendite che però a quanto pare intasano i concessionari) c’è speranza di ripresa. L’economia, come i cicli storici Vichiani, avanza a spirale. Quello che dispiace è che non si riescano mai ad avere, in questo comparto nautico benedetto dalla natura, dalle isole e dalla posizione geografica, scelte giuste in tempi giusti. O è solo questione di uomini che vivono della filosofia: non far niente, i problemi o non sono risolvibili o si risolvono da soli…
A.F.
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