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Cilp vuole tutto l’LTM ma l’offerta è respinta

Divorzio ormai annunciato tra i portuali e Renzo Conti per il terminal della darsena 1 – Il problema della “governance” dopo la perdita di tre importanti contratti

Renzo Conti

LIVORNO – Con l’ombra del commissariamento che ormai incombe, sul porto labronico è in pieno corso la sindrome da … polli di Renzo: ovvero, le lotte all’ultimo sangue tra terminalisti per strapparsi l’un l’altro i (non molti) traffici esistenti. E’ il caso dei traghetti di Grimaldi Napoli, passati dal terminal LTM (dove la Compagnia portuali è al 50%) al terminal privato Sintermar (D’Alesio, Fremura, Neri). Compagnia portuali e sindacati hanno chiamato invano in soccorso l’Autorità Portuale, contestando che Sintermar opera come art. 16 pur avendo l’art. 18: c’è il precedente, almeno imbarazzante, proprio di LTM che faceva lo stesso senza che nessuno avesse da ridire e l’Authority ha deciso di esaminare il caso in commissione consultiva e in comitato portuale, ammesso che i tempi del commissariamento incombente – martedì 18 gennaio – non congelino tutto.

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Ma l’elemento più significativo della vicenda ad oggi è stato taciuto. Ed è che la Cilp, ovvero la compagnia-impresa dei portuali, evidentemente scontenta di come viene gestito da qualche tempo il terminal LTM (ha perso oltre che Grimaldi anche Tirrenia e i sardi di Nieddu) ha deciso di rompere la joint-venture con il gruppo di agenti marittimi della Agemar, che ha il restante 50% della società. Proprio nei giorni scorsi la Cilp ha presentato formale richiesta di rilevare il suddetto 50%, per assumersi in toto il terminal. Al momento la risposta è stata negativa e il gruppo di Agemar – capitanato dall’agente marittimo Renzo Conti, che è anche il vero timoniere del terminal – sembra deciso a resistere; anche perché Conti ha quasi il 30% delle quote di Agemar e non è tipo da farsi mettere alla porta senza combattere. Ma pochi credono che lo scontro ormai avviato finisca per concludersi senza vittime: i portuali sono decisi a “rimettere ordine” nel terminal ro/ro che è stato e continua ad essere il primo come quote di traffico nel porto labronico (parlano di necessità di rivedere la “governance” del terminal, ventilando anche come possibilità ancora esistente di tenere Conti alla presidenza) mentre Renzo Conti è altrettanto deciso a vendere cara la pelle e mantenere le sue idee di gestione: idee che l’hanno portato a mettere in mobilità una decina di portuali scatenando il relativo putiferio. Il tutto avviene nel corso di una serie di contatti più o meno riservati che sono in corso anche tra Cilp e Unicoop Servizi (Lucarelli) per chiuderla con la guerra tra poveri della manodopera in banchina, spartendosi il lavoro sulle varie aree del porto e ritornando ai vecchi patti di collaborazione, interrotti anni fa con la “cacciata” di Unicoop dal servizio di navetta delle auto nuove allo sbarco.

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Pubblicato il
8 Gennaio 2011

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